sabato, Luglio 27, 2024
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Nola, flash mob dei commercianti in piazza Duomo contro dpcm e Regione: “Ascoltateci”

Unito ai comitati e associazioni della Campania e dell’Italia intera, anche il “Comitato Commercianti Agro Nolano” è sceso in piazza Duomo, a Nola, ieri sera per manifestare contro gli ultimi Dpcm e i provvedimenti adottati dal governatore De Luca. Una manifestazione statica: un flash mob che ha coinvolto silenziosamente ristoratori, imprenditori e loro dipendenti che, nel rispetto delle distanze segnalate dalle forze dell’ordine, sono scesi in piazza impugnando un necrologio che riportava il decesso della propria attivitĂ . “La nostra piazza è il vostro cimitero: questo è il nostro slogan. Questo è un momento apartitico, non ha sigle. Desideriamo abbattere un sistema vecchio, fatto di politici scaricabarile che non si assumono responsabilitĂ , ma le riversano sui cittadini. Piuttosto che concentrarsi sulle migliorie che vanno fatte al sistema sanitĂ , preferiscono bloccare tutto. E pensare che gli stipendi degli statali dipendono dai versamenti di noi contribuenti. Questa è la prima di una lunga serie di manifestazioni silenziose, tranquille, ma non violente. Chiudendo alle 18 i ristoranti perdono una percentuale di incassi che si aggira intorno al 95%. Nel Napoletano le persone iniziano a frequentare i locali a partire dalle ore 21. Chiediamo innanzitutto che ci ascoltino, non possono imporre regole senza sentire le parti coinvolte: noi ristoratori dovremmo essere invitati a partecipare ai comitati, ai tavoli di confronto… Hanno fatto delle leggi, ci hanno imposto delle misure senza mai chiedere la nostra opinione, senza ascoltare i nostri consigli, senza sfruttare il nostro know how”, queste le parole dei rappresentanti del Comitato.
Tutti coloro che hanno protestato chiedono: l’eliminazione dei limiti di orario lavorativo; l’incremento dei posti in terapia intensiva; tutela economica al 100% per tutte le attivitĂ  costrette a rimanere chiuse perchè creano assembramento; erogazione immediata della cassa integrazione e sua detassazione; esoneri fiscali per i mesi di sospensione e/o limitazione delle attivitĂ ; blocco degli affitti e riduzione del 50% degli importi per l’anno seguente alla fine della pandemia; azzeramento dei costi fissi in bolletta; contributi economici reali e tempestivi per i ristoratori.

 

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