venerdì, Marzo 29, 2024
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Reddito cittadinanza a parenti camorristi: sequestrati 220mila euro

I carabinieri del gruppo di Torre Annunziata hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura della Repubblica oplontina, a carico di 20 persone indagate in ordine ai reati di truffa aggravata per l’indebito conseguimento di erogazioni pubbliche e omessa comunicazione delle variazioni di informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca o riduzione del “reddito di cittadinanza” nei comuni di Torre Annunziata, Torre del Greco, Castellammare di Stabia, Vico Equense, Terzigno, San Giuseppe Vesuviano, Volla e Pontecagnano.

Le indagini, condotte dal nucleo investigativo dei carabinieri di Torre Annunziata e coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno consentito di rilevare che gli indagati, tutti legati da vincoli di parentela ad esponenti legati ai clan camorristici “D’Alessandro”, “De Luca Bossa-Minichini”, “IV Sistema”, “Batti”, “Di Gioia-Papale” operanti nell’area orientale di Napoli, in quella vesuviana, oplontina e stabiese.

Avrebbero indebitamente percepito il beneficio del “reddito di cittadinanza”, nel periodo compreso tra i mesi di marzo 2019 e settembre 2021, per un importo complessivo pari a circa 220.000 euro. Nello specifico è emerso che gli stessi, nella domanda per accedere al beneficio o, in alcuni casi, anche successivamente alla sua presentazione, avrebbero omesso di comunicare all’Inps la sottoposizione propria o quella di un familiare convivente ad una misura cautelare personale e, in un caso, la condanna di un congiunto convivente, con sentenza passata in giudicato, per reati di tipo associativo, inducendo così in errore l’ente erogatore e percependo indebitamente, per il periodo oggetto delle indagini, somme di denaro non dovute ovvero in misura superiore a quella spettante.

Nel corso dell’esecuzione del provvedimento sono state sottoposte a sequestro: 12 carte postamat per reddito di cittadinanza, 4 abitazioni, una quota societaria al 100%, del valore di 1omila euro, 6 autoveicoli, 32 rapporti finanziari, la cui consistenza è in corso di accertamento presso i rispettivi istituti di credito, la somma complessiva di 17.000 euro in contanti, un assegno circolare del valore di 10mila euro, un collier in oro.

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