venerdì, Aprile 26, 2024
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Marigliano, dossier anti comandante polizia locale: Procura indaga

Sarà la Procura di Nola, la cui giurisdizione si estende su un’ampia area del Napoletano che comprende 34 comuni, a indagare sull attività di “dossieraggio” che dallo scorso gennaio vede vittima il maggiore Emiliano Nacar, comandante della Polizia Locale di Marigliano. E’ stato proprio l’ufficiale, lo scorso 2 marzo, a presentare una denuncia all’ufficio inquirente perché, dice, “c’è qualcuno, forse proprio all’interno dei miei uffici, che vuole osteggiare la lotta per la legalità che porto avanti su vari fronti”. Lo riporta l’agenzia Ansa.

Nacar, infatti, è anche responsabile del Personale al Comune di Marigliano e tra il novembre e il dicembre 2022 ha effettuato 16 assunzioni, nessuna legata al territorio di Marigliano, ma anche licenziato sei persone nell’ambito di un’indagine sui cosiddetti “furbetti del cartellino”. Non solo. Fece licenziare anche i dipendenti della Cancelliera coinvolti negli scandali delle mazzette al giudice di pace di Marigliano, e sospendere proprio lo scorso gennaio alcuni agenti. Nel dicembre 2022 ha messo sotto indagine l’attuale reggente del clan camorristico operante a San Vitaliano e dintorni per un’aggressione subìta la vigilia di Capodanno e questa settimana è giunto dalla Questura di Napoli il secondo ordine di sospensione delle attività per il bar in cui si verificò l’episodio, perché frequentato da pregiudicati legati alla camorra.

Proprio il giorno in cui ha pesentato la denuncia in Procura, il 2 marzo, Nacar sarebbe stato anche seguito durante un’attività di servizio e poi gravemente denigrato sui social. “Mi sono accorto durante il tragitto di essere seguito”, spiega il maggiore Nacar, “poi, su un sito di Marigliano, ho letto un post scritto da un profilo falso che denunciava l’uso privato di un veicolo di servizio per andare in un comune vicino, dove mi ero recato per motivi istituzionali: un dato grave, – spiega – non ho ombra di dubbio che tutto sia stato riferito dall’ interno dei miei uffici”. Accuse gravi, certo, ma che il comandante Nacar sostiene di poter suffragare facilmente. Intanto la lotta alla criminalità comune e organizzata, particolarmente subdola, quest’ultima, in quella zona del Napoletano, va avanti.

Ieri durante un sopralluogo in un noto rione della città, è riuscito a bloccare un’attività di manutenzione all’ingrosso di macchine da caffé, gestita da un noto pregiudicato che in alcuni locali comunali che occupava abusivamente, peraltro rubando la corrente e sovraccaricando l’impianto elettrico esponendo così tutto il condomio al rischio di gravi incendi. “Non fermerò la lotta contro la corruzione e il malaffare, e lo dimostra l’ultima indagine sulle attività illecite nelle associazioni per i centri estivi”, assicura il comandante Nacar.

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