sabato, Aprile 20, 2024
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Morti sul lavoro, in Campania casi sopra la media nazionale

Paolo Capone, segretario generale Ugl

In Campania gli infortuni mortali sul lavoro “pesano” nove punti in più rispetto alla media nazionale. È quanto è emerso nella tappa di Avellino del tour nazionale promosso dall’Ugl per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla cultura della sicurezza.  La Campania è tra le regioni italiane a maggior rischio, con “settanta infortuni mortali rispetto a 1,6 milioni di occupati”.

I dati sono stati illustrati da Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl. In valori assoluti, è la provincia di Napoli a registrare il maggior numero di infortuni mortali: 27. L’incidenza è di 35,1 a fronte di poco più di 768mila occupati, con il 50° posto in graduatoria. In termini di incidenza, la provincia più a rischio è però quella di Salerno: 21 accadimenti per 332mila addetti, con una incidenza di 63,1 punti e il 14° posto nella graduatoria nazionale. A seguire, troviamo Caserta (29° posto con 13 infortuni mortali e 266mila addetti per una incidenza pari a 48,9), Avellino (40° posto con 6 infortuni mortali e 144mila addetti per una incidenza pari a 41,6) e Benevento (45° posto con 3 infortuni mortali e 81mila addetti per una incidenza pari a 37,1): in tutti i casi, sopra alla media nazionale.

“Occorre – sottolinea Capone – un deciso impegno delle Regioni, per quanto di loro competenza, a iniziare da un rafforzamento dei controlli a tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, anche attraverso il coinvolgimento degli enti locali, fondamentali per intercettare il lavoro sommerso nel commercio, nell’edilizia e nell’agricoltura”.

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