martedì, Dicembre 10, 2024
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Nolano, la rivolta dei sindaci: “Revocare stato agitazione Stir Tufino”

“Lo stato di agitazione in atto allo Stir di Tufino proclamato dalle sigle sindacali è strumentale e danneggia ignari cittadini che subiscono il problema della mancata raccolta dei rifiuti soltanto perché è in atto un braccio di ferro sulla gestione del ciclo integrato dei rifiuti”. Lo sostengono i sindaci dell’Agenzia di Sviluppo dei Comuni dell’Area Nolana, che comprende paesi del Napoletano, che chiedono “la sospensione immediata dello stato di agitazione” consentendo così “la ripresa del normale conferimento dei rifiuti”.

Lo stato di agitazione a cui fanno riferimento i primi cittadini è quello dei dipendenti della Sapna, che sta provocando disagi e lunghe file di camion in attesa di conferire i rifiuti nello stir di Tufino. “Non è vero che il posto di lavoro dei dipendenti dell’impianto di trattamento è a rischio – hanno spiegato i sindaci che ieri si sono riuniti per discutere della situazione – e soprattutto non è vero che sarebbe messo in pericolo dalla deliberazione da parte dell’Ambito territoriale ottimale Napoli 3 che ha recepito la legittima scelta di tutti i sindaci e si è pronunciato scegliendo un nuovo modello di governance pubblico-privato nel rispetto del dettato della legge regionale del 2016, come modificata nel 2023”.

“Siamo pertanto pronti a difendere con i denti la decisione presa nell’interesse delle comunità che ci hanno democraticamente eletto e verso le quali abbiamo la responsabilità di impedire nuovamente che, proprio sul tema dei rifiuti, si subiscano ulteriori e penalizzanti diktat che di fatto esautorerebbero il nostro territorio dal controllo sulla gestione della piattaforma”. Continuano i sindaci del Nolano che invitano “per questo motivo i partecipanti all’incontro che si terrà nelle prossime ore in Regione a tenere presente la posizione da noi assunta”.

Secondo i sindaci dei diciotto comuni dell’Agenzia di Sviluppo, infine, “non è il modello di governance a mettere in pericolo i posti di lavoro e pertanto – hanno concluso – invitiamo i sindacati a rivedere la propria posizione e ad approfondire l’argomento. Si sospenda subito lo stato di agitazione e si consenta ai Comuni di conferire normalmente i rifiuti nell’impianto”. (fonte Ansa)

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