La Procura di Nola, ha aperto un procedimento penale sull’incidente stradale avvenuto venerdì scorso ad Acerra nel quale ha perso la vita Aigul Rakhmatullina. La cinquantenne di origini russe è emigrata in Italia per lavoro da oltre vent’anni: faceva la badante, da ultimo per conto di una famiglia di Pomigliano d’Arco, e buona parte del suo stipendio lo mandava nel suo Paese dove vivono la figlia Ezla avuta dal primo matrimonio, l’anziana mamma e due fratelli. Ed è proprio dal lavoro che la donna stava rientrando a casa dove l’aspettava il suo compagno Vitaliy, ucraino, di quarant’anni, che però non l’ha mai vista arrivare.
La vittima è stata tamponata mentre percorreva in bicicletta via Portella, prolungamento via Diaz, nei pressi dell’ex Sogetel, da una vettura che procedeva nella sua stessa direzione di marcia: a nulla le è valso indossare regolarmente il giubbotto catarifrangente e avere anche le luci del velocipede accese. La 50enne, a causa del violento impatto, è stata sbalzata dalla bici e scagliata a diversi metri di distanza, rovinando esanime sull’asfalto.
Trasportata in condizioni disperate nella clinica Villa dei Fiori della stessa Acerra, e ricoverata nel reparto di Terapia Intensiva, è spirata poco prima delle 21 dello stesso giorno, troppo gravi i politraumi riportati. Il sostituto procuratore di Nola Sarah Caiazzo ha iscritto nel registro degli indagati, per il reato di omicidio stradale, l’automobilista e disposto l’autopsia sulla salma della donna. Il compagno ucraino della vittima, la figlia e gli altri congiunti della donna si sono affidati a Studio3A-Valore, società specializzata nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini.