venerdì, Aprile 26, 2024
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Mandatopoli durava da 13 anni, si allarga la mappa dello scandalo nolano

NOLA- E’ una storia lunga tredici anni, questa “mandatopoli” nolana. Le ultime indiscrezioni sull’inchiesta che sta scuotendo le fondamenta della politica e delle burocrazia nolane aprono uno squarcio inedito. La condotta infedele nell’Ufficio ragioneria risale al duemila. Anche nell’anno 2000-2001 furono emessi mandati di pagamento illegittimi, fatturazioni false. Dalle prime verifiche interne è emerso che allora furono circa 525mila gli euro “stornati” per beneficiare aziende, ditte, privati, associazioni locali. La mappa delle compiacenze, insomma, si va allargando.

In tutto, con questo sistema distorto sarebbero usciti dalle casse comunali all’incirca 2 milioni di euro. La tecnica usata sarebbe sempre la stessa, ricorrere alle pezze d’appoggio dei residui passivi non annullati. Il Comune di Nola, sembra dedurre da quanto emerge dall’inchiesta della Procura, aveva una sorta di “contabilità” parallela, condotta dall’Ufficio Ragioneria i cui dipendenti sono ora stati tutti trasferiti, tranne la principale “accusata” che si è dimessa.

L’indagine dovrà ora svelare le connivenze, visto che al bandolo dell’intricata matassa di fatture e mandati falsi si è giunti per lo zelo del nuovo dirigente di settore. Chi doveva vigilare? Lo chiarirà la commissione interna che si insedierà domani.

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