giovedì, Aprile 18, 2024
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Bilancio approvato a maggioranza a Nola, minoranza abbandona l’aula per protesta

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di Carmela Iovino

NOLA- Bilancio approvato dalla sola maggioranza a Nola. Opposizione sull’Aventino. I consiglieri comunali di minoranza hanno abbandonato polemicamente l’aula prima della votazione. La maggioranza ha dunque approvato il documento contabile.

Una seduta consiliare accesa quella tenutasi ieri pomeriggio nella casa comunale della città dei gigli. A dibattere, infatti, sul bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2013, la cui approvazione costituiva l’importante capo all’ordine del giorno della seduta, si sono ritrovati i soli consiglieri di maggioranza, dopo l’abbandono da parte dell’opposizione che ha prima letto una comunicazione esplicativa del gesto all’assise, resa pubblica al consesso dal consigliere Lello Giannini.

Motivo della protesta, la denuncia da parte dell’“opposizione tutta” dell’“ennesimo atto di arroganza politica” da parte della maggioranza del Comune di Nola, che avrebbe convocato in sessione straordinaria “un Consiglio comunale che di straordinario ha ben poco”, impedendo di fatto alla minoranza, dati i tempi stretti, quegli “approfondimenti” dei capi trattati necessari per l’approvazione di un bilancio di previsione, “atto politico per eccellenza”. Contestata, dunque, alla maggioranza del sindaco Biancardi la mancata volontà di “collaborazione” con l’opposizione, che non avrebbe avuto, in questo senso, “nessun rispetto né considerazione”.

Una lettura ben diversa, invece, quella data alla situazione dal primo cittadino Geremia Biancardi che, dopo essersi detto “vivamente dispiaciuto” per la mancata partecipazione della minoranza al Consiglio, ci ha tenuto a precisare: “Gli atti sono stati presentati ai Revisori dei Conti nei termini previsti per legge; i Revisori hanno sforato il termine di presentazione del loro parere di qualche giorno ma solo perché hanno voluto leggere le carte per bene, fino in fondo, in vista degli ultimi avvenimenti [il recente caso giudiziario dei funzionari comunali corrotti, n.d.r.]”. Secondo Biancardi, inoltre, i consiglieri di opposizione avrebbero potuto comunque visionare in qualsiasi momento i documenti interessati, “a prescindere dalla nota dei Revisori”, per poi “proporre emendamenti” in Consiglio comunale. Pertanto, il loro gesto, conclude la fascia tricolore, sarebbe stato uno “scappare via dalle proprie responsabilità”.

L’assenza dei consiglieri di opposizione, però, non ha impedito comunque il regolare proseguimento della seduta consiliare, con la discussione e l’approvazione dei vari ordini del giorno inerenti al bilancio, fino all’approvazione finale, a maggioranza, del bilancio previsionale per l’anno 2013 e di quello pluriennale per il triennio 2013-2015. Questi gli aspetti e le novità più importanti di un bilancio di previsione che in gran parte, come spiega l’assessore al ramo Antonio Russo, “è già un consuntivo”: l’inserimento, “entro quest’anno – commenta il consigliere Petillo, di una somma di circa sei milioni di euro per le opere pubbliche, “per sopraggiunte necessità”; la dismissione, per contro, dei beni immobiliari del Comune destinati ad esercizi commerciali ma non utilizzati e, perciò, afferma l’assessore Russo, “infruttuosi per le casse comunali”, che andranno a coprire debiti fuori bilancio pregressi; l’indisponibilità di aree e fabbricati da destinare alla residenza, alle attività produttive e al terziario, sempre per l’esercizio finanziario 2013; l’esenzione per gli anziani (over 65) meno abbienti dal pagamento della tassa sui rifiuti e sui servizi (la vecchia “Tares”). Per quanto riguarda il bilancio previsionale complessivo per il 2013 e per il triennio 2013-2015, infine, approvati due importanti emendamenti integrativi: il primo, proposto dall’assessore alle Politiche sociali Cutolo, che prevede l’entrata nelle casse comunali di circa un milione di euro (finanziati dal Ministero degli Interni) per nuovi servizi a favore di anziani e minori, e il secondo relativo a una revisione delle spese per il servizio dell’asilo nido, che lascia comunque invariati gli equilibri di bilancio.

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