mercoledì, Dicembre 4, 2024
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Mandatopoli, l’affondo del Pd: “Consiglio comunale senza controllo”

pdnolaNOLA – Il caso Mandatopoli non finisce. Anzi ogni giorno si arricchisse di una nuova puntata. E’ di oggi un duro intervento del Pd di Nola. “Il Partito Democratico di Nola, ancora una volta, è costretto a evidenziare l’assoluta inadeguatezza di chi oggi detiene la guida politica e amministrativa della città. Dinanzi a una crisi di legalità così diffusa, tanto che arriva, e non da oggi, fino al cuore della casa comunale, il sindaco Biancardi non sa fare altro -si legge nella nota – che nascondersi dietro proclami che appaiono finanche offensivi nei confronti della nostra città. Invece di favorire chiarezza e trasparenza, invece di affrontare, e a noi piacerebbe anche solo con credibili prese di posizione pubbliche, la piaga sempre più evidente della mancanza del rispetto delle regole più elementari del vivere civile, questa amministrazione comunale sta solo provando a sopravvivere a se stessa, alle proprie incapacità, alle proprie inefficienze, con una arrampicata sugli specchi degna solo di chi non riesce ad argomentare seriamente su temi così importanti, decisivi e fondamentali della vivibilità di Nola. Il non aver saputo controllare la fedeltà dei propri collaboratori, e non solo nel caso Mandatopoli, assume un significato politicamente ancora più grave, soprattutto se nelle opportune sedi istituzionali non si è favorito, come leggi e regolamenti dettano, l’analisi e la comprensione dello stato delle cose, se il Consiglio Comunale, di ieri, viene sostanzialmente esautorato dalla funzione di controllo e conoscenza per conto della intera cittadinanza delle condizioni finanziare comunali. La verità è che questa legislatura si è contraddistinta per la timidezza con cui si è espressa avverso i fenomeni di grande e piccola criminalità, si è contraddistinta per l’assoluta incapacità di mettere in campo forze e strategie che ne potessero arginare l’aggressività. Rafforzare la cultura della legalità sarebbe stato non solo un forte segnale di crescita civile e culturale, ma avrebbe potuto tutelare quelle intere fette della città di Nola che oggi, spesso inconsapevolmente, scoprono di far parte di “salotti dai colletti bianchi, ma dalle mani sporche”.   “Il sindaco paladino della giustizia” è una favola poco credibile perché ogni cittadino nolano, senza alcuno sforzo di immaginazione, può vedere piccoli e grandi abusi, può percepire sulla propria pelle le ingiustizie che quotidianamente ne affliggono il vivere quotidiano, può pagare di tasca propria gli errori, le incapacità e le mancanze altrui.

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