venerdì, Aprile 26, 2024
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Camorra: ordigno esploso in cantiere, due arresti: uno è il nipote del boss Cava

Biagio Cava
Biagio Cava

MARZANO DI NOLA  – L’imprenditore rifiutò di pagare un ‘pizzo’ di 30mila euro e il clan fece esplodere un ordigno nel cantiere che danneggiò un container. Le indagini, avviate dopo i fatti avvenuti nel luglio scorso, hanno portato oggi all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Napoli, nei confronti di due persone per i reati di tentata estorsione, danneggiamento, detenzione e omessa denuncia di materiale esplodente, aggravati dal metodo mafioso. Una delle due persone colpite dalla misura cautelare è un nipote di Biagio Cava, ritenuto cao dell’omonimo sodalizio. L’impresa edile era impegnata nella realizzazione di un immobile a Marzano di Nola, in provincia di Avellino. Le indagini, considerate le modalità dell’attentato, furono subito indirizzate verso persone ritenute affiliate al sodalizio dei Cava, organizzazione camorristica ancora attiva sul territorio nonostante indagini condotte in passato ne abbiamo limitato fortemente l’azione criminale. E’ stato così possibile ricostruire la vicenda e le gravi minacce subite dall’imprenditore, culminate nell’attentato del luglio scorso. (adnkronos)

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