giovedì, Maggio 2, 2024
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Casa Abate ad Avella, l’attacco a Biancardi: è un Masaniello. Il sindaco: agito secondo legge

Biancardi durante il sit in (foto di Bianca Bianco)
Biancardi durante il sit in (foto di Bianca Bianco)

AVELLA- Un “Masaniello in grisaglia”. Così in un duro editoriale  il Mattino in edicola oggi ‘bolla’ il sindaco Domenico Biancardi dopo i fatti della settimana appena trascorsa che ha visto la discesa in piazza dei cittadini contro l’abbattimento della casa di Pasquale Abate e Raffaella Pecchia. Al primo cittadino non sono risparmiate dure critiche per essere intervenuto, da novello Masaniello appunto, nel corso del presidio. Fasciato del tricolore Biancardi è arrivato durante lo svolgimento del sit in per chiedere alla ditta che doveva abbattere la casa di mettersi in regola con la documentazione relativa alla sicurezza del cantiere di via Sant’Angelo. Un’azione immortalata anche dalle telecamere e che ha riscosso grande consenso tra i cittadini, che il Mattino critica così: “Biancardi non è il primo e non sarà l’ultimo sindaco di lotta e di governo, ma, in quanto a demagogia, ha pochissimi rivali. Il Masaniello in grisaglia, chiamiamolo così, accogliendo un suggerimento dell’opposizione, ha fatto approvare, all’unanimità, al consiglio comunale un ordine del giorno che impegna l’ente ad acquisire la villa per destinarla ad usi sociali. Un po’ come si fa con le case confiscate ai boss mafiosi”. L’articolo invoca anche il procuratore della repubblica di Avellino Cantelmo: “Chissà che idea si sarà fatto della vicenda della villetta abusiva di Avella, il procuratore Cantelmo. Lui che, con ammirevole costanza, da anni esorta i cittadini a rispettare la legge e a non farsi trascinare, (per ignavia, superficialità e persino dabbenaggine), in quella zona grigia in cui prevalgono il compromesso e la complicità”. 

Alla reprimenda del quotidiano è lo stesso Biancardi a rispondere senza polemiche chiarendo il suo ruolo e quello dell’ente nella vicenda: “E’ ingiusto affermare che siamo a favore dell’abusivismo o che abbiamo tutelato l’illegalità. Per quanto mi riguarda ho tutelato invece il mio ente e l’applicazione della legge chiedendo alla ditta che dovrebbe abbattere la casa di mettersi in regola con la documentazione. Il bene è comunale, la famiglia Abate ormai non c’entra più, quindi non sto tollerando o favorendo un abuso. Se in seguito abbiamo deciso di acquisire l’immobile è perché ce lo consente la legge e per evitare un danno economico al mio ente”.

Cittadinanza Attiva
Cittadinanza Attiva

Pellegrino Palmieri (Centrosinistra per Avella) difende il sindaco dalle accuse di essere un ‘capopopolo’: “Biancardi è intervenuto anche a tutela dell’ordine pubblico in mancanza del questore, che ha raggiunto Avella il giorno dopo. Inoltre la protesta dei cittadini si è svolta in maniera civile, pacifica, senza alzare i toni. Quelle erano persone che esprimevano il loro affetto e la vicinanza alla famiglia Abate, ad un padre di famiglia distrutto, era la solidarietà di Avella che non è scesa in piazza per giudicare, per condannare o fare processi ma per stare vicina a chi, in questa vicenda, appare come un anello debole di una lunga catena di ingiustizie”.

 

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