NOLA- (di Bianca Bianco) C’è chi ha parlato di “stravolgimento del diritto amministrativo” (Tripaldi), chi di “schiaffo alla città” (Cutolo); c’è chi si è augurato una composizione in tempi “rapidissimi” (Vitale) e chi ha tirato fuori il manuale di storia amministrativa locale ricordando che “non si è mai vista una cosa del genere a Nola” (Iovino). Tutti, in modi diversi, sono intervenuti per stigmatizzare la mancata nomina della giunta nel primo consiglio comunale di insediamento. Giunti all’ordine del giorno relativo alla “comunicazioni del sindaco”, infatti, Geremia Biancardi ha così spiegato l’assenza di deleghe e assessori: “I nomi saranno comunicati nelle prossime ore perché mancano al momento dettagli su nomi e deleghe. Lo faremo entro domani (23 luglio ndr) e oggi pomeriggio (22 luglio ndr) avremo una ulteriore riunione di maggioranza”. Le 24 ore poste dal primo cittadino come limite temporale massimo per la composizione della sua squadra di governo sono però passate e, al momento, alcuna traccia c’è della sua giunta, imbrigliata a quanto pare nei dissidi tra Cinzia Trinchese ed Enzo De Lucia, in quelli relativi alla terza quota rosa (obbligatoria) ed in altre pretese servite sul piatto del Biancardi bis da altri eletti.
Ma è legittimo che il Consiglio comunale di insediamento si svolga senza nomina della giunta? E che il sindaco legga la relazione programmatica senza avere nominato (e quindi consultato) i suoi assessori? Sul punto, a precisa domanda, il segretario Montazzoli ha spiegato che “la seduta è valida perché non vi sono articoli successivi sanzionatori” riferendosi in particolare all’articolo 26 dello Statuto comunale di Nola che prevede testualmente “Il Sindaco nomina il Vice Sindaco e gli Assessori prima dell’insediamento del Consiglio Comunale, tra i cittadini in possesso dei requisiti di candidabilità, compatibilità ed eleggibilità a consigliere comunale”. Posto che, come ricorda il segretario generale, non è obbligatorio- per lo Statuto- nominare la giunta perché non sono previste sanzioni, sussiste un altro “lacciuolo” amministrativo che imporrebbe la nomina dell’esecutivo. Si tratta del Testo unico sugli enti locali, il decreto legislativo numero 267 del 2000, che all’articolo 46 secondo comma stabilisce: “Il sindaco nomina i componenti della giunta e ne dà comunicazione nella prima seduta successiva alla elezione”. Dunque entrambi i testi normativi prevedono che gli assessori siano nominati dopo la proclamazione ed all’atto di insediamento, cosa che non è avvenuta a Nola.
Immaginiamo che sul punto possa sussistere una diversa interpretazione delle norme, univoca invece la condanna dell’opposizione sull’assenza della giunta al primo atto ufficiale del consiglio comunale eletto un mese e mezzo fa. Una mancanza che è pure una ferita al buon senso che imporrebbe al primo cittadino, prima di leggere la sua relazione programmatica ricca di intenti e propositi, di avere un governo cittadino quantomeno abbozzato. Viceversa, la sua relazione appare un elenco di cose da fare vuota di garanzie politiche concrete.
