AVELLA (Bianca Bianco Il Mattino) – Brucia l’ex hotel Mercadante. E sono fiamme dolose. C’è la mano dell’uomo dietro il rogo che ieri mattina in poco più di due ore ha distrutto il secondo piano dell’ex struttura alberghiera della località “Fusaro”. Simbolo dei vivaci anni Settanta ed Ottanta, quando il turismo cominciava ad affacciarsi anche in questa zona, la struttura è stata divorata da lingue di fuoco che hanno sventrato l’edificio già provato da almeno un decennio di saccheggi di ladri e teppisti. Il colpo di grazia è arrivato ieri intorno alle 12,15 quando le fiamme hanno avvolto il secondo piano dell’edificio estendendosi rapidamente e mandando in fumo l’ala in cui un tempo si celebravano soprattutto matrimoni. La zona è stata messa in sicurezza dai carabinieri della stazione di Avella e dai vigili urbani del Comando di polizia municipale; il lavoro di spegnimento, durato circa tre ore, è spettato invece a quattro squadre di vigili del fuoco, due da Avellino, una da Nola e una da Napoli che hanno lottato non poco contro un insidioso vento che alimentava la combustione mentre una colonna di fumo nero carico di diossina appestava l’aria. La matrice dell’incendio è con ogni probabilità dolosa. L’ex struttura alberghiera non aveva più allacci funzionanti all’energia elettrica né al gas, per questo l’ipotesi più plausibile è che qualcuno abbia appiccato il rogo per cause che dovranno essere chiarite. Tra queste, quella di un attentato nato sull’onda di una notizia infondata diffusasi in paese in base alla quale nella palazzina sarebbe dovuto nascere un centro di accoglienza per immigrati (notizia smentita sia dal sindaco che dai proprietari dell’immobile) e quella del gesto di qualche sbandato che tra quelle mura talora trovava alloggio. In ogni caso, le prime evidenze raccolte dai vigili del fuoco sul luogo della conflagrazione dimostrerebbero che non si è trattato di un fatto accidentale. Lo conferma anche il sindaco di Avella Domenico Biancardi: “Difficile pensare ad un incidente anche perché l’ex Mercadante è da sempre il bersaglio di ladri e vandali che hanno rubato di tutto, persino gli infissi, nonostante la costante vigilanza dei carabinieri”. L’albergo, dismesso dalla fine degli anni Novanta, sorge a poche centinaia di metri dall’Anfiteatro romano ed ha avuto il suo periodo d’oro negli anni 80; costruito da una famiglia del Nolano, poi acquistata all’asta da imprenditori locali, circa un anno fa era stato messo in vendita e recintato per impedire i saccheggi. I ladri però hanno portato via anche la rete protettiva. L’incendio di ieri ha fatto bruciare un pezzo della storia del paese e una delle sue ‘cartoline’ più celebri, quella dei ‘ruggenti’ anni in cui Avella cercava il riscatto nella valorizzazione delle sue bellezze paesaggistiche e storiche.

Hotel Mercadante distrutto da fiamme dolose: tre ore di inferno
Redazione GLMag 23, 2015Irpinia, Primo pianoCommenti disabilitati su Hotel Mercadante distrutto da fiamme dolose: tre ore di inferno
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