venerdì, Aprile 19, 2024
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Via libera dal Governo al nuovo Codice degli appalti

Varato dal governo il decreto legislativo che attua il Codice del appalti, approvato dal parlamento a gennaio. I pilastri della legge delega sugli appalti, che da oggi entra in fase attuativa (88mm x 150mm)
Varato dal governo il decreto legislativo che attua il Codice del appalti, approvato dal parlamento a gennaio. I pilastri della legge delega sugli appalti, che da oggi entra in fase attuativa (88mm x 150mm)

Via libera al nuovo Codice degli appalti, con il primario obiettivo della semplificazione della normativa, della trasparenza e della qualitĂ . Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, al termine del cdm che ha approvato il nuovo testo, “una corposa riforma che mira a rendere il sistema lavori pubblici finalmente all’altezza di un grande paese europeo”. Il nuovo Codice recepisce il vecchio e tre direttive europee e passa da oltre 600 articoli e 1.500 commi a 217 articoli. Delrio ha illustrato le novitĂ  principali del nuovo codice degli appalti: “Basta alle gare al massimo ribasso, la scelta coniuga prezzo e qualitĂ ”. “Le gare al massimo ribasso sono finite – ha spiegato Delrio – la scelta è la scelta dell’offerta economicamente piĂą vantaggiosa, che coniuga il prezzo ma anche la qualitĂ . Il tema della qualitĂ  dell’offerta è molto importante – ha insistito – perchĂ© evita l’applicazione del massimo ribasso in settori delicati come sono i servizi sociali o scolastici che tanto danno hanno creato in questi anni al nostro Paese”. Il Codice, ha aggiunto il ministro, punta a mettere “al centro la qualitĂ . Innanzitutto la qualitĂ  degli operatori economici qualificati, imprese vere e non imprese finte, piene di ingegneri e progettisti e povere di avvocati, esattamente il contrario di quello che avviene oggi. Poi la qualitĂ  delle stazioni appaltanti, cioè gli enti che cercano di fare badi di gara di qualitĂ  e proporzionati alle loro capacitĂ , si devono qualificare, devono diventare capaci di giudicare le offerte e di fare buoni bandi di gara”. Delrio ha quindi citato anche “la qualitĂ  dei progetti: troppo spesso in Italia – ha sottolineato – si mettono a gara progetti preliminari senza indagini archeologiche, geologiche, sismiche e così via e questo comporta che un mese dopo l’aggiudicazione di un appalto cominciano le varianti, si comincia a richiedere il 30% in piĂą, il 40% in piĂą. Il progetto d’ora in poi è centrale, bisogna metterlo a gara se giĂ  assestato e convincente. Avremo così piĂą certezza che le opere vengano fatte coi tempi giusti e coi costi giusti”, ha concluso.

Delrio, Anac avrĂ  risorse adeguate per nuovi compiti  – “Faremo in modo che ai nuovi compiti corrispondano risorse adeguate, che siano dal bilancio interno o altre risorse si vedrĂ . Andremo senz’altro incontro a questa sollecitazione di risorse adeguate”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, parlando del ruolo dell’Anac – e dell’allarme lanciato recentemente dal suo presidente Raffaele Cantone – al termine del cdm che ha approvato il nuovo codice degli appalti. (ansa)

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