NOLA – Sono trent’anni che Legambiente organizza la festa dell’albero con lo scopo di lasciare alle future generazioni un bene comune da difendere e custodire gelosamente. La legge n. 113 del 1992 obbliga i comuni a mettere a dimora per ogni nato una pianta, registrando sul certificato di nascita il luogo preciso dell’albero, tale obbligo è stato poi esteso anche ai minori adottati con la legge del 2013 n.10 e proprio in quest’ultima legge cita l’obbligo di mettere a dimora piante autoctone, appartenenti alle varietà tradizionali del nostro ambiente. “Il nostro circolo ogni anno partecipa all’incremento delle aree verdi, collaborando con le scuole del territorio e tenendo conto delle indicazioni della normativa. La settimana dal 20 al 25 novembre è stata densa di impegni, la richiesta di tante scuole ci ha spinto – si legge nella nota – ad estendere la festa dell’albero all’intera settimana”. “Giornate gioiose,ricche di incontri, vissute – continuano i rappresentanti di Legambiente Nola – con alcuni docenti che hanno voluto coinvolgere le loro classi del liceo Carducci ad indirizzo classico e quelle di scienze umane di Casamarciano, segnaliamo poi i bambini della scuola materna Walt Disney di Nola,la cui partecipazione è stata veramente tenera e un’altra scuola dove la nostra socia insegnante si è prodigata per la riuscita della festa nella scuola media Merliano-Tanzillo; l’attività è stata talmente coinvolgente e stimolante che nelle prossime settimane si proseguirà con visite guidate naturalistiche sul territorio”.
“Abbiamo messo a dimora in questi giorni piante arboree e arbustive della macchia mediterranea soprattutto ginestre, melograni, alloro, aloe, rosmarino, salvia, abeti, erica, corbezzoli e fiori. Là dove era necessario gli alunni hanno rastrellato le aiuole, zappettato, poi i volontari del circolo con i loro strumenti hanno eseguito le buche e organizzato il posizionamento delle piante e successivamente gli alunni le hanno messo a dimora”. Quest’anno lo slogan della festa dell’albero è stato “il futuro non si brucia” per sottolineare l’importanza della salvaguardia e la necessità di incrementare il patrimonio verde. Gli incendi dolosi hanno bruciato oltre 75.000 ettari di bosco specialmente nelle aree protette e la risposta di Legambiente sul territorio di Nola è stata quella di piantumare oltre 50 piante. La speranza non muore mai” concludono gli ambientalisti.