NOLA- Sono 231 i km che separano Nola da Roma. Un viaggio di poco più di due ore in auto. Ma se la strada è quella per il Parlamento, la via si fa irta e la corsa è quasi sempre sbarrata per il Nolano. Nelle ultime consultazioni elettorali, la pattuglia di candidati del territorio era folta ma è stata falcidiata dalla marcia trionfale dei Cinque stelle che hanno sbaragliato e fatto cappotto ovunque affossando i sogni politici dei candidati degli altri partiti. Il Movimento di Luigi Di Maio porta a Montecitorio 40 deputati ed a Palazzo Madama 20 senatori: un esercito che annovera (alla Camera) i “nolani” Luigi Iovino di San Paolo Belsito e Silvana Nappi da San Gennaro Vesuviano eletta nel collegio di Nola. Al Senato porta Francesco Urraro. E’ sopravvissuto alla corazzata di Grillo l’intramontabile Paolo Russo di Forza Italia. L’oculista di Marigliano,oggi senatore, ha iniziato la sua carriera politica nel 1996. “Sale” a Roma, infine, il sindaco forzista di Palma Campania Enzo Carbone. Il resto della “truppa” resta a casa e abbandona- per ora-  le velleità romane.
La sconfitta più cocente è sicuramente quella di Massimiliano Manfredi. L’esponente Pd ha fallito il passaggio dalla Camera al Senato (dove era candidato al terzo posto dopo Matteo Renzi e Valeria Valente), travolto dallo tzunami a cinque stelle e dopo cinque anni torna a casa. Ma, promette, il suo impegno in politica non terminerà con questo stop.
Deludente anche il risultato della pattuglia di sindaci su cui i partiti avevano investito in questa difficile tornata elettorale. Non ce l’ha fatta il sindaco di Casamarciano Andrea Manzi, schierato dal Partito democratico nel complicato collegio di Nola, travolto anche lui dall’ondata di consensi per i penta stellati e superato dal romano Lorenzo Cesa candidato dal centrodestra. Stessa sorte per Antonio Falcone, sindaco di San Vitaliano, che aveva contro Luigi Di Maio e Vittorio Sgarbi. Kaput Giosy Romano, sindaco di Brusciano, rappresentante di Forza Italia.
Beffata dal sistema elettorale e dal cosiddetto “effettoflipper” (un complesso calcolo sul riparto nazionale dei seggi che ha mandato in crisi non pochi analisti) è la decana della politica locale Carmela Rescigno che sperava in un seggio con Fratelli d’Italia e torna invece tra i banchi dell’opposizione a Camposano. Nulla da fare anche per Donatella Paola Provvisiero di Cimitile, schierata da Forza Italia, e Antonio Tufano, consigliere comunale di Nola che si è presentato sotto le insegne dell’Udc. Deludente anche il risultato dell’avvocato MariafrancaTripaldi, già candidata a sindaco di Nola che era schierata da Liberi ed Uguali: non ce l’ha fatta, così come non ce l’ha fatta un ex sindaco (di Palma Campania), ovvero Nicola Montanino che era candidato all’uninominale. Fuori dai giochi anche Onofrio Petillo di Tufino (Potere al Popolo) e Nicola De Luca di Cicciano, ex vicepresidente della provincia di Napoli, candidato con “Insieme”.