martedì, Marzo 19, 2024
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Coronavirus, ecco cosa si può fare da domani e dal 3 giugno

Il testo del nuovo Dpcm sulla Fase 2 dell’emergenza Coronavirus è stato firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Riaprono da domani 18 maggio ristoranti, bar, pizzerie, pub, parrucchieri, estetisti, negozi, ma anche musei e le chiese per la messa. Tutto nel rispetto delle misure anti contagio. Nessun limite per gli spostamenti delle persone nella stessa regione: non servirà più l’autocertificazione. Sì agli incontri non solo tra parenti e fidanzati, ma anche tra gli amici. Fino al 2 giugno restano invece vietati gli spostamenti tra regioni. Così come quelli da e per l’estero, salvo per comprovavate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute. Consentito, in ogni caso, il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Dal 25 maggio, riapriranno, poi, palestre e centri sportivi. Dal 15 giugno i teatri e i cinema.

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SPOSTAMENTI –Fino al 2 giugno consentiti gli spostamenti all’interno della regione senza necessità di autocertificazione. Mentre dal 3 ci si potrà spostare anche fuori dalla propria regione di domicilio o residenza. Sempre dal 3 potremo riprendere a viaggiare verso gli Stati dell’Unione europea e dell’area Schengen, la Gran Bretagna, Andorra e il Principato di Monaco, San Marino e Città del Vaticano. Vietati invece gli spostamenti verso gli altri Paesi.

SPETTACOLI – Dal 15 giugno poi potranno riprendere gli spettacoli, riaprono anche cinema, teatri con “posti a sedere preassegnati e distanziati”. Per gli spettacoli all’aperto ci sarà una capienza massima di mille persone, 200 per quelli al chiuso e sarà obbligatorio indossare la mascherina. Addio per a bibite e pop corn, durante gli spettacoli non sarà consentita la vendita di cibo, è quanto previsto dal nuovo decreto firmato da Conte.

ASSEMBRAMENTI – Resta il divieto di assembramento, chiuse le discoteche e le sale da ballo. Così come le sale giochi, le sale scommesse e le sale bingo. Rimangono chiusi anche i centri benessere e i centri termali. Mentre sempre dal 15 giugno riaprono anche i centri estivi che dovranno rispettare norme igieniche come lavaggio frequente delle mani e pulizia di locali e servizi.

MASCHERINE – “Ai fini del contenimento della diffusione” del coronavirus Sars-Cov-2, “è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di usare protezioni delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza”. È quanto prevede all’articolo 3 il Dpcm sulle riaperture firmato oggi dal premier Giuseppe Conte. Il testo dà dunque indicazioni su come dovremo usare le mascherine nella Fase 2, di convivenza con Covid-19, e precisa anche chi è esonerato dall’indossarle. Secondo quanto previsto nell’articolo 3, non sono infatti soggetti all’obbligo di mascherina “i bambini al di sotto dei sei anni, nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti”.

BAMBINI – Dal 15 giugno “è consentito l’accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative», «anche non formali, al chiuso o all’aria aperta”, con “l’ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza predisposti in conformità alle linee guida del dipartimento per le politiche della famiglia di cui all’allegato 8”. Lo prevede il Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte. Le “Regioni e le Province Autonome -si legge nel testo- possono stabilire una diversa data anticipata o posticipata a condizione che abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali”.

CORTEI E MANIFESTAZIONI – Tutti i cortei restano vietati a data da destinarsi. È quanto prevede il Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte nel quale, all’articolo 1 lettera i si afferma: “Lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche è consentito soltanto in forma statica, a condizione che, nel corso di esse, siano osservate le distanze sociali prescritte e le altre misure di contenimento, nel rispetto delle prescrizioni imposte dal questore”.

 

 

 

 

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