martedì, Marzo 19, 2024
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Trovato cadavere di Giulia Tramontano: il fidanzato ha confessato

È stato trovato dai carabinieri, in un’area verde abbandonata a Senago, nel Milanese, il corpo senza vita di Giulia Tramontano. Della giovane di 29 anni, originaria di Sant’Antimo, incinta al settimo mese, era stata denunciata la scomparsa domenica 28 maggio dal fidanzato convivente.

Alessandro Impagnatiello ha confessato e ha dato indicazioni ai miltari su dove aveva nascosto il corpo senza vita di Giulia. Da quanto si è appreso, l’uomo ha consentito ai militari dell’Arma di ritrovare il cadavere della donna nascosto in un lembo di terra dietro ai box di una palazzina in via Monte Rosa a Senago, nel Milanese, non lontano dall’abitazione della coppia. Ora il pm Alessia Menegazzo sta interrogando il 30enne per poi procedere al suo arresto. L’avrebbe uccisa a coltellate, dopo una lite in casa, e avrebbe tentato, poi, di bruciarne il corpo, senza però riuscirci.

E’ indagato per omicidio volontario aggravato Alessandro Impagnatiello, il fidanzato di Giulia Tramontano, la 29enne, incinta di 7 mesi, sabato notte scomparsa dalla sua casa di Senago, nel Milanese, Verso sera, infatti, la sezione investigazioni scientifiche dei carabinieri è entrata nell’abitazione della coppia, in via Novello, per effettuare i rilievi e accertamenti, alla ricerca di tracce e riscontri agli elementi già raccolti nei giorni scorsi. Al 30enne, barman in un locale di lusso di Milano, è stata inoltre notificata una informazione di garanzia firmata dal procuratore aggiunto Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo. Inquirenti e investigatori ipotizzano che si stratti di un femminicidio. Intanto carabinieri, vigili del fuoco e protezione civile, con l’aiuto dei cani molecolari, stano passando al setaccio anche una zona all’interno del parco delle Groane, in parte boschiva, vicina a un campo da baseball e che dista al massimo due chilometri dall’abitazione dove la giovane viveva con il fidanzato con cui, prima di svanire, ha avuto una lite pesante.

Sono state le tracce biologiche, si presume di sangue, trovate stamane sulla sua auto a portare la Procura di Milano a indagare Alessandro Impagnatiello, il fidanzato di Giulia Tramontano la 29enne, incinta di 7 mesi, scomparsa tra la sera di sabato e domenica scorsa da Senago, nel Milanese. L’uomo, barman in un locale di lusso milanese, è accusato non solo di omicidio volontario aggravato, ma anche di occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza non consensuale. Stamane la sezione investigazione scientifiche dei carabinieri hanno effettuato accertamenti sulla macchina del 30enne e sui suoi abiti. In serata infine si sono recati nella sua abitazione, ora sotto sequestro, per ulteriori accertamenti scientifici.

Alessandro Impagnatiello, il 30enne fidanzato di Giulia Tramontano, la 29enne incinta di 7 mesi scomparsa da sabato, avrebbe screditato a più riprese, parlando con l’amante con cui aveva una relazione parallela, la sua compagna. E’ quanto emerge dalle indagini dei carabinieri e della Procura di Milano. Sarebbe stata proprio l’amante, una collega americana di Impagnatiello, di professione barman, a chiedere al 30enne di incontrare Giulia Tramontano quel sabato. Per una sorta di incontro chiarificatore. Entrambe le donne, prima ignare l’una dell’altra, a quanto si è appreso, dallo scorso aprile avevano iniziato ad avere sospetti sul fatto che il 30enne avesse un’altra relazione. Con la collega-amante il 30enne avrebbe più volte parlato male della fidanzata, dicendo, pare, anche che avesse problemi mentali e non solo, per screditarla in ogni modo. Dalla denuncia del 30enne, presentata domenica, sarebbero emerse, poi, anche tutta una serie di incongruenze, come un luogo con un indirizzo inesistente dove sarebbe andata, a suo dire, la fidanzata. Inquirenti e investigatori, che ipotizzano un omicidio d’impeto, sospettano, da una serie di elementi, tra cui le analisi delle telecamere della zona e le attività sui telefoni sequestrati, che dopo quell’incontro tra le due donne di sabato scorso Giulia Tramontano sia tornata a casa e proprio nell’abitazione l’uomo potrebbe averla uccisa e poi aver nascosto il corpo. Le ricerche si concentreranno nelle prossime ore in un’area boschiva nel Parco delle Groane e, in particolare, in una zona dove si trova un laghetto, non distante dalla casa della coppia. E si indaga anche, da quanto si è appreso, per capire se qualcuno possa aver aiutato il 30enne, ovvero su presunti complici ancora da individuare

Il fidanzato, da quel che risulta, avrebbe avuto una relazione parallela con un’altra donna, un’americana, che andava avanti da alcuni mesi. Anche lei sarebbe rimasta incinta ma il bimbo lo avrebbe perso. Gli accertamenti di Procura e carabinieri stanno ricostruendo quel “buco” di ore, tra sabato sera, quando Giulia viene inquadrata verso le 20 da una telecamera vicino a casa e poco più tardi invia un messaggio, e domenica mattina, quando il suo cellulare risulta off-line e il suo compagno, Alessandro Impagnatiello, barman in un albergo di lusso a Milano, esce di casa per andare a lavoro verso le 7. Ed è stato proprio lui che nel pomeriggio, dopo essere rientrato, ha denunciato la scomparsa della compagna lasciata all’alba nel letto, ha spiegato, mentre dormiva e che poi si sarebbe allontanata solo con il passaporto, il bancomat (al momento non è stato registrato alcun prelievo) e 500 euro in contanti, ma senza portare con se gli abiti. Ciò che al momento è emerso nell’inchiesta, attraverso l’acquisizione di messaggi mandati dalla 29enne ai familiari e ad un’amica, dai video di sorveglianza installati alla zona dove abita la coppia e da alcune testimonianze, è che la giovane prima di sparire avrebbe litigato pesantemente col fidanzato: aveva scoperto che lui avrebbe avuto una sorta di seconda vita con un’altra, anche lei rimasta incinta di un bimbo poi perso e anche lei ignara della relazione parallela e del piccolo in arrivo.

Infatti, sempre sabato ci sarebbe stato un incontro a tre, forse per chiarire, ma che avrebbe sconvolto Giulia, e pure i suoi genitori a cui lei aveva confidato il tradimento. Infatti, il giorno dopo, madre, padre e sorella, preoccupati in quanto non riuscivano più a contattarla, dal Napoletano sono piombati a Senago a casa del fidanzato con cui avrebbero discusso e sarebbero arrivati anche alle mani. Così dopo che ieri le ricerche si sono concentrate nel canale Villoresi e nel Seveso, oggi gli investigatori, oltre a setacciare un’area ben definita all’interno del parco delle Groane, sono entrati nella casa di Senago da dove Giulia è sparita. (ansa)

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