lunedì, Aprile 29, 2024
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Rinnovato il contratto scuola, aumenti fino a 190 euro

Aumenti mensili fino a 190 euro, maggiori tutele per i precari, introduzione del lavoro agile e certificazione dei docenti tutor e orientatori. Questi i punti principali del nuovo contratto scolastico firmato oggi dalle organizzazioni sindacali, ad eccezione della Uil che ha evidenziato dubbi e lacune. Soddisfazione, invece, è stata espressa dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, e dal collega della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo. “Si tratta – ha detto quest’ultimo – di un passo fondamentale per il miglioramento delle condizioni di lavoro in un settore cruciale per la crescita del Paese”.

Il contratto collettivo nazionale di lavoro per il comparto dell’istruzione e della ricerca coinvolge oltre un milione di dipendenti e prevede aumenti salariali medi mensili di 124 euro per i docenti e di 190 euro per i direttori dei servizi generali e amministrativi. Riconosciuta, poi, al personale precario docente e Ata una maggiore tutela, consentendo la fruizione di tre giorni remunerati di permesso per motivi personali o familiari. A ciò si aggiunge anche un incremento del 10% delle retribuzioni delle ore aggiuntive per i docenti. Particolare attenzione è stata posta anche al personale Ata, con un riordino delle aree offrendo opportunitĂ  di sviluppo professionale a una platea di circa 182 mila dipendenti.

“Il nuovo contratto – ha detto Valditara – segna un importante passo avanti verso una sempre maggiore valorizzazione di tutto il personale della scuola, sia docenti sia Ata. Sono state inoltre recepite a livello contrattuale le funzioni del docente tutor e del docente orientatore e questo consentirĂ  di affermare definitivamente il principio della personalizzazione dell’istruzione, rimarcando la centralitĂ  nel sistema della persona dello studente”. Soddisfazione per il rinnovo è stata espressa dalla Cgil che, per bocca del suo segretario Maurizio Landini, ha parlato di “risultato importante”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche la Cisl. “Un risultato importante – afferma la segretaria Scuola, Ivana Barbacci -, che consente di puntare ora l’attenzione sul rinnovo del triennio giĂ  in corso”.

L’unica voce contraria è quella della Uil che ha deciso di non firmare il rinnovo sollevando dubbi su alcuni aspetti tra cui “il nodo politico sulla mobilitĂ , la mancata valorizzazione del personale Ata, la precarizzazione del lavoro delle segreterie, l’assenza di riferimenti alle scuole italiane all’estero e la parte dedicata alle relazioni sindacali”. “I contratti nazionali di lavoro si sottoscrivono perchĂ© sono migliorativi rispetto al testo precedente e non è questo il caso”, ha chiosato il segretario Giuseppe D’Aprile. (

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