Non una semplice chiamata al 112, ma un impulso d’allarme partito direttamente da un braccialetto anti-stalking. È accaduto ieri pomeriggio a Licola, intorno alle 15.30, in viale Sibilla, la strada che corre parallela al litorale puteolano. Il sistema di monitoraggio ha immediatamente fornito alla centrale operativa dei carabinieri tutte le informazioni necessarie: l’identità della donna protetta dal dispositivo e il provvedimento emesso dal tribunale che vietava al suo ex compagno di avvicinarla. La situazione era chiara e urgente. La pattuglia più vicina, quella della stazione carabinieri di Licola, si è precipitata sul posto. Grazie alla geolocalizzazione del braccialetto, rintracciare la donna è stato semplice: si trovava all’interno di uno stabilimento balneare. Secondo quanto ricostruito, l’ex compagno l’aveva pedinata fino al parcheggio del lido, facendosi notare intenzionalmente. La donna, spaventata, si è rifugiata nell’area interna del locale, vicino alle casse, e ha attivato l’allarme tramite il braccialetto. L’uomo si era avvicinato, ma, sentendo il suono caratteristico del dispositivo, si è dato alla fuga. I carabinieri, giunti rapidamente sul posto, hanno seguito le sue tracce e lo hanno rintracciato poco dopo. È stato arrestato in flagranza differita per la violazione del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima. Ora si trova in carcere, in attesa di giudizio.