domenica, Aprile 28, 2024
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Caso Vaclav, polizia arresta i 3 maggiorenni di Nola

NOLA (Bianca Bianco e Nello Lauro) – Sono agli arresti domiciliari i tre presunti autori del pestaggio di Vaclav, il clochard ceco massacrato lo scorso marzo mentre dormiva nel suo bivacco nella casetta abbandonata delle Ferrovie dello Stato. I tre sono gli unici maggiorenni del gruppo di sette responsabile dell’aggressione, si tratta del 19enne Salvatore Di Bella, del 18enne Domenico Ferrara e del 19enne Antonio Pollicino. Agli arrestati la polizia ha notificato il provvedimento del Tribunale del Riesame con cui i giudici hanno preso atto della sentenza della Corte di Cassazione che rigettando il ricorso presentato dai tre, ha disposto a loro carico la piĂą grave misura cautelare degli arresti domiciliari, modificando anche il capo di imputazione in lesioni gravissime e tentato omicidio.Per Di Bella e Ferrara sinora era scattato solo l’obbligo di dimora con presentazione alla polizia, nessun provvedimento per Pollicino. Il Riesame ha ribaltato i provvedimenti, aggravandoli, basandosi sulla sentenza della Cassazione. La loro situazione dunque si complica. I tre giovani finiti agli arresti, tutti di Nola, farebbero parte del gruppo di sette ragazzi che a marzo massacrò di botte Vaclav Briza, clochard conosciuto a Nola che sta ancora riprendendosi dalle conseguenze di quel terribile pestaggio. Un caso di cronaca che sconvolse la cittĂ  non solo per la violenza dei fatti ma anche perchĂ© nessuno dei ragazzi coinvolti, quattro dei quali minorenni, seppe spiegare perchĂ© avevano attaccato l’inerme senzatetto. Ad un mese dall’episodio, la polizia di Nola è risalita ai presunti colpevoli; il Gip del Tribunale di Nola applicò ai maggiorenni la misura dell’obbligo di dimora a Nola e dell’obbligo di presentazione alla polizia. La Procura di Nola ha però presentato ricorso al Riesame contro questi provvedimenti, evidentemente ritenuti non equi rispetto alla enormitĂ  dell’accaduto, ed ottenendo che i tre siano ora ai domiciliari. Nulla hanno potuto i difensori di Di Bella, Pollicino e Ferrara che si sono rivolti alla Cassazione: i giudici hanno infatti aggravato il capo di imputazione riconoscendo oltre alle lesioni gravissime anche il tentato omicidio, rigettando il ricorso e disponendo definitivamente gli arresti domiciliari. Trova così pieno accoglimento la tesi portata avanti dalla Procura della Repubblica di Nola, e viene dato maggiore peso alle indagini svolte dai poliziotti, con il riconoscimento della gravitĂ  della condotta tenuta dai tre maggiorenni, e l’adozione di una piĂą adeguata misura cautelare.

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