lunedì, Aprile 29, 2024
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Addio al Corpo forestale dello Stato: diventano carabinieri

ROMA – Vicina alla fine la storica tradizione del Corpo forestale, destinato a sciogliersi nell’Arma dei Carabinieri secondo quanto prevede il decreto legislativo della riforma Madia che andrĂ  in Consiglio dei ministri venerdì prossimo. Per il comandante generale dell’Arma, Tullio Del Sette, dall’accorpamento potrĂ  nascere “un polo di eccellenza unico” nel settore ambientale. Critici, invece, i sindacati forestali che annunciano un sit-in davanti a Montecitorio nella giornata del Cdm. Il premier Matteo Renzi lo ha detto piĂą volte: “cinque forze di polizia sono troppe”. Serve ridurli nell’ottica della razionalizzazione e del risparmio. E la scure si è abbattuta sul Corpo forestale dello Stato, nato nel 1822 per opera di re Carlo Felice come “amministrazione forestale”. Diventato Corpo Reale delle foreste con l’UnitĂ  d’Italia, venne soppresso e militarizzato nel 1926 da Benito Mussolini, che istituì al suo posto la Milizia Nazionale Forestale. Nel 1948 nacque l’attuale Corpo forestale dello Stato. Per il generale Del Sette con i nuovi innesti vedrĂ  accrescere il numero dei suoi effettivi. “La volontĂ  espressa di unire il Corpo Forestale dello Stato all’Arma dei Carabinieri – ha spiegato – tende a costituire, attraverso l’accorpamento di tutti i reparti impegnati nel settore ambientale, un polo di eccellenza unico per vastitĂ  della missione e potenzialitĂ , capace di proporsi come modello internazionale in un futuro in cui l’ambiente dovrĂ  sempre piĂą essere al centro dell’attenzione del mondo”. I forestali, ha assicurato, continueranno “a fare il lavoro svolto finora, mantenendo ogni professionalitĂ  e aspettativa col nuovo stato militare”. (ansa)

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