venerdì, Aprile 26, 2024
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“Moriranno tutti in vent’anni”, ecco il verbale choc di Carmine Schiavone- LEGGI

carmine_schiavone2Sono stati decretati ieri i verbali della testimonianza del pentito dei Casalesi Carmine Schiavone dinanzi la Commissione ecomafie. Dai verbali datati 1997 viene fuori il sistema del clan casertano per smaltire rifiuti, anche fanghi nucleari provenienti dalla Germania. Un affare da 600-700 milioni delle vecchie lire al mese. Un affare che ha martoriato le terre in cui venivano sepolti i fusti tossici, terre nelle quali, diceva lo stesso Schiavone “nel giro di venti anni moriranno tutti”.

La sentenza senza appello pronunciata dall’ex boss riguardava tanti centri del Casertano, “gli abitanti di paesi come Casapesenna, Casal di Principe, Castel Volturno e così via, avranno, forse, venti anni di vita”.

Rifiuti radioattivi “dovrebbero trovarsi in un terreno sul quale oggi ci sono le bufale e su cui non cresce più erba”, raccontava Schiavone. Fanghi nucleari, riferiva, arrivavano su camion provenienti dalla Germania. Nel business del traffico dei rifiuti, secondo il pentito, erano coinvolte diverse organizzazioni criminali – mafia, ‘ndrangheta e Sacra Corona Unita – tanto da fare ipotizzare che in diverse zone di Sicilia, Calabria e Puglia, quelle cosche abbiano agito come il clan dei Casalesi.

Ma i veleni non venivano nascosti solo in provincia di Caserta: rifiuti tossici, a suo dire, sono stati interrati lungo tutto il litorale Domitio e sversati anche nel lago di Lucrino, specchio d’acqua che si trova nell’area flegrea, in provincia di Napoli. Il collaboratore di giustizia si soffermò sulle modalità di smaltimento. “Avevamo creato un sistema di tipo militare, con ragazzi incensurati muniti di regolare porto d’armi che giravano in macchina. Avevamo divise e palette dei carabinieri, della finanza e della polizia. Ognuno aveva un suo reparto prestabilito”.

”Si tratta della prima volta che la presidenza della Camera – senza che questo sia richiesto dalla magistratura – decide di rendere pubblico un documento formato da Commissioni di inchiesta che in passato lo avevano classificato come segreto”, sottolinea la presidente della Camera, Laura Boldrini. ”Lo dovevamo in primo luogo ai cittadini delle zone della Campania devastate da una catastrofe ambientale cosciente e premeditata: cittadini che oggi hanno tutto il diritto di conoscere quali crimini siano stati commessi ai loro danni per poter esigere la riparazione possibile”.

 

IL VERBALE : schiavone

(fonte Ansa)

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