TORRE DEL GRECO- I Carabinieri della Compagnia di Torre del Greco hanno posto in esecuzione un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli nei confronti di Alfonso Chierchia -già capo dell’omonimo sodalizio criminale, oggi alleato con il clan “Gionta”, organizzazioni camorristiche operanti sul territorio di Torre Annunziata- per il reato di omicidio, commesso il 28 febbraio 1999 a Torre Annunziata- la vittima era Aurelio Venditto (membro del clan dei “bicchierini”, federato al clan dei Limelli – Vangane)- e per il conseguente tentato omicidio di Natale Russo persona che si accompagnava aVenditto.
L’ordinanza cautelare è stata richiesta ed emessa in seguito alla condanna di Chierchia per i reati a 30 anni di reclusione, pena irrogata dal GIP del Tribunale di Napoli il 14 settembre.
L’omicidio, secondo quanto accertato in sentenza, risulta ascrivibile al clan Chierchia ed è riconducibile alla volontà di Alfonso Chierchia di vendicare l’uccisione di Patrizio Izzo (cognato) con il quale aveva avuto dei diverbi concernenti il traffico di droga.