venerdì, Marzo 29, 2024
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Copia e incolla elettorale: il programma di Uniti per Cicciano è del 2011

stemma uniti per cicciano

CICCIANO – Ventidue pagine. Seimilasettecentottantuno parole. Quindici capitoli compresi indice, conclusioni e la numerazione colorata delle pagine. E’ questo il corposo e dettagliato programma della lista civica “Uniti per Cicciano” che sostiene la candidatura a sindaco di Giuseppe Tarantino e che sarà presentata questa sera alla città a villa De Luca (ore 20). Famiglia, sicurezza, scuola, attività agricole, manifestazioni,  banca del tempo e un inflessibile codice etico. Unica nota stonata: tutto ripreso rigo per rigo, paragrafo per paragrafo, parola per parola dal programma elettorale della lista “Partecipando Cicciano” che appoggiò nel 2011 la candidatura a primo cittadino di Francescantonio Galasso. Un mero copia e incolla con il solo cambio del simbolo e della data delle elezioni con qualche pagina in meno (22 a fronte di 26 per via dei caratteri più piccoli). Un dettaglio, un elemento non affatto decisivo ai fini elettorali per il debuttante Giuseppe Tarantino che spiega la scelta del comitato promotore: “La nostra è una formazione nata dalla fusione di due liste e quando ho dovuto scegliere il programma da presentare agli elettori mi è piaciuto questo che mi hanno proposto i candidati che appoggiarono Galasso. L’ho scelto per i suoi contenuti ma non ero a conoscenza che fosse uguale a quello e penso che ai cittadini poco importi”. Laconico, ironico e pungente il commento di Galasso che ha subìto il “torto”: “Che dire – ha affermato l’ex vicesindaco, più volte assessore e presidente del consiglio comunale che ha scelto di restare fuori dalla mischia  in questa elezione – il mio programma è senza dubbio buono con ottimi spunti ma questi che lo hanno preso hanno dimostrato di non avere alcuna fantasia, confermando il fatto che la lista è stata allestita all’ultimo minuto”. Ci sono stati altri casi in Italia con candidati smascherati per aver copiato programmi di colleghi di altri territori – a distanza di migliaia di chilometri e anche di obiettivi – come quello di Paternò in Sicilia il cui candidato voleva completare il porto quando il porto non c’era, cosa presente nel programma elettorale del collega di un comune ligure o come quando il candidato sindaco di Palo del Colle (Bari) copiò il programma di un paese del Trentino parlando delle mele invece degli uliveti e delle viti pugliesi. A Cicciano invece è bastato aprire un pc e adattare il file. Come a dire lista nuova (o quasi), programma vecchio.

 

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