sabato, Luglio 27, 2024
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Gigli, la festa tira la cinghia. Ecco i privati coinvolti, i trucchi per risparmiare e le curiosità

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di Bianca Bianco

NOLA- La Festa dei Gigli approda al Vulcano Buono. Come annunciato anche in conferenza stampa, è attivo da ieri (venerdì 7 giugno) l’ìinfo-point  dedicato alla kermesse, e posizionato in piazza Ischia. L’infopoint fornirà notizie sul programma del giugno nolano e sulla tradizione della festa dei gigli dalle 10 alle 22 di tutti i giorni; a dare notizie saranno i volontari delle associazioni del territorio e lo staff dell’assessorato ai beni culturali. Il materiale consultabile o prelevabile è a costo zero per il Comune perché si tratta di brochure e volantini realizzati in occasione della trasferta a Giffoni dell’evento, lo scorso luglio. A costo zero anche il piccolo tv al plasma di cui è dotata la postazione, fornito dall’assessorato ai beni culturali. Non sono invece state fornite, in conferenza, le cifre della convenzione con il Vulcano Buono per questa attività di promozione che durerà tre settimane perché, specifica l’Assessorato “anche questo e’ a costo zero, la convenzione e’ consultabile presso l’ufficio beni culturali del comune di Nola dal lunedì al venerdì”. Quattro anni fa, nel giugno del 2009, fu inaugurato l’info point che riguardava tutti i beni dell’area nolana. Costo 10mila euro all’anno:  iniziativa sommersa di polemiche. La postazione chiuse i battenti nel giro di un anno.

Quest’anno i privati entrano prepotentemente nella organizzazione del cartellone di eventi. Il magro bilancio dell’ente comunale costringe a fare i conti con un budget  dimagritissimo. Rispetto ai 250mila euro di due anni fa, quest’anno l’assessore Cinzia Trinchese (subentrata ad aprile alla De Lucia) può contare “solo” su 65mila euro e soprattutto sull’appoggio degli sponsor privati che copriranno la tre giorni successiva alla processione. Gli sponsor sono tre aziende regionali più la Coldiretti). Alla associazione dei coltivatori è demandato l’abbellimento della città per la ballata e dopo la ballata. Agli altri coinvolti, concerti ed esibizioni.

In tempi di spending review, si fanno le nozze coi fichi secchi. Ecco dove assessorato, fondazione e dirigente al ramo hanno tirato la cinghia. Il palco non sarà allestito più per un solo giorno ma per cinque. La protezione civile è fornita gratuitamente dalla Regione Campania (l’anno scorso, privata, costò circa 9mila euro); le ambulanze non sono private ma fornite da Punto Saut e Asl; la musica dei gigli l’anno scorso è costata 8mila euro, quest’anno il maestro Terracciano ha rinunciato a qualche elemento e costerà 3mila euro; non dovrebbe esserci la doppia serata dei fuochi (venerdì delle cene e mercoledì) ma solo una (si predilige il venerdì). L’unico “sfizio” se l’è fatto passare lo stesso assessore Trinchese per l’illuminazione architetturale (2mila euro) che consentirà di proiettare scritte come Unesco o Gigli in 3d. Il budget speso, come detto, è di 65mila euro. La fondazione (che quest’anno pagherà il conto) è stata dotata di 70mila euro rispetto ai 55mila di cui già disponeva. (tutti i costi qui https://www.ilgiornalelocale.it/?p=2)

Non si parla mai invece del compenso del maestro Roberto De Simone. Anche ieri la domanda de Il Giornale Locale al presidente della Fondazione Raffaele Soprano, che ha chiarito che la direzione artistica del maestro comincerà di fatto dal 2014 e che non è stato ancora siglato il contratto. Le cifre saranno rese note sul sito della Fondazione, nel frattempo si parla di una cachet di 45mila euro circa per De Simone e un collaboratore.

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