avelladi Bianca Bianco (Il Mattino)
AVELLA- “Che fine fanno i soldi degli avellani”? Se lo chiede la minoranza consiliare del comune mandamentale. Questo infatti il titolo dell’assemblea pubblica convocata per questa sera (ore 18 presso il palazzo baronale) da “Avella Nuova”, “Avella Viva” e “Centrosinistra per Avella”, i tre gruppi di opposizione nel civico consesso. Oggetto della serata di dibattito aperta agli interventi dei cittadini è l’aumento della pressione fiscale che, a detta dei consiglieri Pellegrino Palmieri, Stefano Gentile, Giuseppe Maietta e Vincenza Luciano, stritola le finanze delle famiglie avellane. Sotto accusa gli aumenti delle aliquote per l’Imu, che ha portato Avella ad essere l’unico comune della Bassa Irpinia a dover sostenere anche la mini-Imu, il rincaro delle tariffe per il servizio idrico, l’introduzione delle strisce blu nel centro, l’assenza di agevolazioni o detrazioni nella politica fiscale dell’ente, e l’incremento di Tares e Tarsu. In base ai calcoli effettuati dalla minoranza, Avella (che gestisce in autonomia il servizio idrico) paga almeno 50 euro in più in media all’anno rispetto a chi è subordinato alla gestione dell’Alto Calore. E ancora, la sosta oraria con parchimetri, per 60 centesimi l’ora e 15 centesimi per le frazioni successive, danneggia il commercio cittadino.  Duro dunque il giudizio della minoranza sulla gestione di tasse e tariffe da parte dell’amministrazione Biancardi: “Un disastro – lamentano – perché all’aumento delle aliquote non segue un aumento dell’efficienza dei servizi”. “Un buon padre di famiglia- continuano i consiglieri-  nella gestione del proprio bilancio, soprattutto in momenti di crisi come quello che stiamo vivendo, attua una politica di riduzione della spesa individuando sprechi e mala gestione. Chi ha generato l’enorme spreco di risorse pubbliche, gestendo in maniera sciagurata le finanze dei cittadini contribuenti avellani, continua a gestire indisturbato insieme al sindaco delle grandi opere, tutto teso a ridare lustro all’antica Avella già governata da Lucio Silla. I proclami del sindaco Biancardi proiettano Avella in uno scenario fantastico ma la realtà è ben diversa e ci costringe a fare i conti con le difficoltà quotidiane di un paese sempre più povero e desolato”.  Per discutere di tutte le problematiche legate alle finanze cittadine, la minoranza ha convocato l’assemblea presso la sala consiliare, aperta ai cittadini ed alle loro istanze.