venerdì, Aprile 26, 2024
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Lei lo lascia, lui gli spara tre colpi di pistola e la uccide nel Casertano

Maria Tino

CASERTA –  Era sopravvissuta appena un anno fa a 25 coltellate dell’ex marito. Ma oggi per Maria Tino, 49 enne residente a Dragoni non c’è stato nulla da fare quando l’attuale compagno le ha scaricato addosso tre colpi di pistola in strada. Il delitto è avvenuto nel pomeriggio. Passionale la matrice: l’uomo, il 61 enne Massimo Bianchi, dipendente della Comunità Montana di Monte Maggiore,  l’avrebbe uccisa per gelosia, o forse perché la donna voleva interrompere la relazione. In paese, amici e conoscenti hanno confermato che “stavano insieme e spesso li si vedeva litigare in strada”. Era successo anche ieri sera, ma poi i due si riappacificavano. Qualcun altro ha raccontato che la notte scorsa il 61enne avrebbe piantonato la casa della compagna per controllare i suoi movimenti fino alle 5 del mattino. Quel che è certa, al momento, è la dinamica del delitto. L’uomo ha preso un appuntamento con la Tino nel primo pomeriggio di oggi. La donna lo ha atteso nella piazzetta vicino casa, nel centro storico di Dragoni, seduta su una panchina posta a fianco dell’ ingresso di una chiesetta. Bianchi è arrivato a bordo della sua auto, è sceso ed ha estratto la pistola. La 49 enne, secondo un testimone, ha urlato “no”, ma è servito a poco. Bianchi ha infatti sparato tre volte contro la 49enne, colpendola al torace. La donna è morto poco dopo. Aquel punto il compagno è rimasto accanto al corpo esanime, a vegliarlo, in attesa che arrivassero i carabinieri ed impedendo a chiunque di avvicinarsi. All’ arrivo dei militari ha consegnato loro l’arma usata per il delitto, una pistola calibro 7,65 legalmente detenuta, e si è fatto arrestare. Poco dopo è iniziato il via vai di amici e parenti, tutti commossi. “Aveva già sofferto molto per l’ex marito” ha detto un’amica della vittima, ricordando quanto accaduto lo scorso anno quando l’ ex coniuge della donna aveva provato ad ucciderla con il coltello (l’uomo è in carcere) – e lei si era miracolosamente salvata. Sotto choc il papà della donna. Maria Tino aveva due figli ed era una lavoratrice socialmente utile. Arrotondava facendo la sarta a casa. (ANSA).

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