sabato, Luglio 27, 2024
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Polveri sottili, centraline impazzite nel Nolano: Pomigliano sfonda quota 100

POMIGLIANO (Nello Lauro – Il Mattino.it)  – Polveri sottili alle stelle in provincia di Napoli. Continuano a “sballare” le centraline Arpac per il rilevamento del pm10. Il limite di 35 sforamenti delle polveri sottili all’anno consentiti per legge, con una concentrazione superiore ai 50 microgrammi per metro cubo al giorno, nel Nolano è stato superato giĂ  lo scorso 17 marzo. I numeri sono impietosi e paurosi: Pomigliano ha sfondato questa settimana quota 100 (è giĂ  a 101), San Vitaliano, da anni leader in questa triste classifica, è a 93,  Volla 67, Giugliano (zona Stir) 65, Acerra 54 e Casoria 48. Un vera e propria cappa da record italiano: per fare un esempio nel 2016 la cittĂ  di Torino, la piĂą inquinata della penisola, si è fermata a 89, mentre nel Nolano giĂ  due cittĂ  hanno superato questo limite al 28 novembre e manca ancora piĂą di un mese alla fine dell’anno. Numeri destinati a peggiorare con l’arrivo del freddo e relativa la massiccia accensione di camini e riscaldamenti che lasceranno alta la percentuale di particolato nell’aria. Una situazione sempre piĂą insostenibile, si legge nell’edizione straordinaria di “Mal’Aria”, il dossier di Legambiente che fotografa in maniera impietosa l’emergenza ambientale ricordando che l’Italia, secondo i dati dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, risulta tra i primi paesi in Europa per morti causati dall’inquinamento atmosferico con 91mila decessi di cui 66mila prematuri per esposizione da polveri sottili, ossidi di azoto e ozono. Gli ambientalisti che accusano gli amministratori di “scarso impegno ambientale” hanno anche provato a dettare regole per le cittĂ  del domani: ridisegnare strade e spazi pubblici, aumentare il verde urbano, mobilitĂ  ad emissioni zero, via i diesel e i veicoli inquinanti dai centri, zone a pedaggio urbano con sconti o esenzioni per quelli elettrici, riqualificazione degli uffici pubblici e privati per ridurre i consumi energetici, riscaldarsi controllando le temperature (20 di inverno e 26-28 d’estate), rafforzare controlli su emissioni di auto  e caldaie e certificazione energetica degli uffici. Un sogno.

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