O’ muorz d’ ‘a crianza o anche ‘A crianza d’ ‘o scarparo. Oggi spieghiamo un altro dei modi di dire partenopei più suggestivi. Il boccone che , sopratutto, i ragazzi che lasciano nel piatto al termine di ogni portata, suol essere definito o’ muorz d’ ‘a crianza; la quale sarebbe, secondo la leggenda, sarebbe quella dello scarparo. Si vuole, infatti, che un solachianiello (ciabattino), invitato a pranzo da un signore, non volesse fare la figura dell’affamato, consumando l’intera portata che gli veniva servita: pertanto, egli divorava, con avidità il contentuto dei piatti, ma giunto all’ultima forchetatta… frenava bruscamente, lasciando nel piatto la traccia del proprio orgoglio. (sergio zazzera)

O’ muorz d’ ‘a crianza, il “galateo” del ciabattino napoletano
Redazione GLMag 05, 2020E' mal'acquaCommenti disabilitati su O’ muorz d’ ‘a crianza, il “galateo” del ciabattino napoletano
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