lunedì, Luglio 14, 2025
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Minacce a figlia Meloni, prof Addeo: “Chiedo di incontrare la premier”

“Le chiedo, se possibile, di potermi incontrare per poterglielo dire guardandola negli occhi”. È uno dei passaggi centrali della lettera che il professor Stefano Addeo ha scritto alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dopo le polemiche scaturite da un post pubblicato – e poi rimosso – sui social, in cui evocava per la figlia della premier la stessa sorte di Martina Carbonaro, la ragazza uccisa ad Afragola dal suo ex fidanzato. Il testo sarà pubblicato integralmente domani dal quotidiano Roma. “Non c’è giustificazione possibile per le parole scritte. Mi assumo ogni responsabilità – scrive Addeo che insegna Tedesco al liceo “Medi” di Cicciano – anche se confesso che mai nelle mie intenzioni vi era l’idea di augurare la morte a una bambina. È stata una frase infelice, inadeguata, inaccettabile, che non mi rappresenta né come uomo né come educatore”. Nel testo, il 65enne prof di Marigliano parla della sua situazione personale, del rapporto con la madre anziana e della sofferenza per quanto accaduto: “So bene – riporta l’agenzia Ansa – che nulla può cancellare il male fatto con quelle parole. Solo la verità, il pentimento e il rispetto possono servire, ora”. Il docente si rivolge direttamente al premier chiedendo perdono per il gesto “che ha ferito Lei e la sua famiglia, e in particolare Sua figlia, che mai avrebbe dovuto essere tirata in ballo in alcun modo”.

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