giovedì, Marzo 28, 2024
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Truffa del falso avvocato, scattano gli arresti. Dietro la frode c’è una organizzazione criminale

Cimitile- C’è una vera e propria organizzazione criminale dietro la truffa del ‘falso avvocato’. Una truffa di cui anche ilgiornalelocale.it si è occupato, segnalando i casi avvenuti a Cimitile e a Visciano. Sono stati i carabinieri di Napoli ad indagare sulle decine di segnalazioni da parte di persone avvicinate o truffate da malviventi che si presentavano come avvocati per estorcere migliaia di euro. I primi arresti ci furono ad aprile, poi l’approfondimento dell’inchiesta (coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli). Gennaro Piccirillo, 37 anni, presunto capo dell’organizzazione, e Nunzio Maranta, 27 anni, già agli arresti domiciliari dal 2 aprile per associazione a delinquere finalizzata alle truffe, sostituzione di persona e falsità in registri e scritture private, sono destinatari di una nuova ordinanza di custodia cautelare per gli stessi reati. Solo nel quartiere di Chiaia a Napoli sono stati scoperti 26 episodi di truffa, consumata o tentata, tutti ai danni di anziane. Ma la mappa degli affari del sodalizio potrebbe essere più estesa, qualora fosse confermato il collegamento tra i casi di Napoli e quelli verificatisi nell’area nolana.

La frode era congegnata del resto sempre allo stesso modo. I malcapitati venivano avvicinati da un falso avvocato, il quale li informava che un loro familiare, privo di copertura assicurativa per la Rc auto, aveva causato un incidente stradale, inducendoli poi a consegnare somme di denaro, in alcuni casi anche cospicue, tra i 5mila euro ed i 15mila, per evitare conseguenze gravi al congiunto. Le truffe denunciate a Chiaia sono state compiute tra maggio 2012 e febbraio 2013, per un giro complessivo stimato in oltre 300mila euro. Le segnalazioni nell’area nolana arrivano invece fino a due settimane fa. L’ultimo caso fu segnalato a Cimitile, dove un sedicente avvocato Cioffi di Nola  ha avvicinato alcuni anziani in via Vanvitelli dicendo di dovere riscuotere l’anticipo di una somma collegata ad un sinistro stradale. I truffatori sono solitamente persone distinte, che conoscono la situazione familiare dei loro ‘bersagli’ e quindi hanno forse ‘basisti’ nella zona.

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