sabato, Luglio 27, 2024
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Amianto dell’ex Isochimica a Sperone e Tufino, lettera di Vittoria a procuratore Cantelmo

Franco Vittoria
Franco Vittoria

di Bianca Bianco

Sperone. Il silenzio può uccidere. Soprattutto quando nei periodi più critici per una comunità non c’è raccordo tra il lavoro delle procure e la risposta di istituzioni e amministratori locali.
Con questa premessa il consigliere comunale di Sperone  Franco Vittoria ha inviato a Rosario Cantelmo, capo della Procura di Avellino, una lettera che vuole essere un  primo sasso nello stagno immobile del dibattito sulla storia recentissima del Baianese.
Le allarmanti fughe di notizie sulla presunta presenza di amianto dell’ex Isochimica in una cava di Sperone, ma anche gli omicidi degli imprenditori Fortunato Miele e Francesco Basile, spartiacque nella cronaca finora mai macchiata di sangue della criminalità nel Mandamento, sono spunti di riflessione finora inevasi.
E allora Vittoria prende carta e penna e chiede a Cantelmo di “sapere e di conoscere dove si nascondono i rifiuti come l’amianto”, perché “da troppo tempo siamo consegnati in questa terra di mezzo  all’esercizio di rimozione di ogni passaggio storico”.  Poi invoca una costituente per la legalità tra politici, amministratori e cittadini della Bassa Irpinia. “Leggiamo dagli organi della stampa che l’amianto veniva sistemato nelle cave di Sperone e Tufino- scrive Vittoria-  che altri siti sensibili sono ancora nascosti, che per troppo tempo abbiamo assistito alla pratica  <<a casa mia non c’e’ nulla>> , come se i veleni potessero avere un recinto e fermarsi. Ora abbiamo bisogno di sapere e di conoscere dove si nascondono i rifiuti”.
La responsabilità di fare chiarezza su questi ed altri misteri del Baianese, però, non deve ricadere solo sugli inquirenti: “ Il solo lavoro delle procure non può bastare- afferma Vittoria- serve una costruzione lenta e faticosa di anticorpi. La buona politica non può rimanere in silenzio , c’è bisogno di mettere insieme le persone di buona volontà di ogni partito o associazione e creare una costituente della legalità per dare forza al lavoro di Rosario Cantelmo”. Franco Vittoria, che a Sperone siede tra i banchi della minoranza, ha spiegato le ragioni della sua missiva che è anche uno schiaffo agli amministratori locali: “Non si può addossare il peso di questa drammatico periodo storico che sta vivendo il Baianese solo alla magistratura. Sia sui rifiuti che sulla camorra le istituzioni locali devono farsi sentire e devono lavorare sinergicamente. Invece io noto molto silenzio ne posizioni arroccate che non fanno bene al territorio”. Per questo, aggiunge, nascerà una costituente per la legalità: “Ci troviamo in una strettoia, sospesi, senza la forza di contribuire ad una rinascita culturale. La costituente della legalità potrebbe significare “unire” forze sociali e culturali per tentare di contribuire alla formazione di quegli anticorpi sociali utili per debellare silenzio e omertà”.
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