sabato, Luglio 27, 2024
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Napoli, Benitez attacca: “Behrami e Pandev? Parlano ora ma nelle partite importanti non c’erano”

fonte: MaiDireCalcio.com

Rafa Benitez è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Chievo. Ecco quanto dichiarato:

Ho saputo che qualcuno era sorpreso della mia assenza, ma quando hai una famiglia lontano e giorni di vacanza è normale allontanarsi per loro. Non è un momento delicato, facciamo il nostro lavoro ogni giorno. Io ho fiducia nel mio staff e quando arriva il momento più delicato io ci sarò sempre. Mi ha sorpreso leggere che io non ho un buon rapporto con il Presidente, lui è uomo di cinema che sta facendo un grandissimo lavoro nel calcio. Ieri è stata una riunione come tante, abbiamo parlato della squadra, della Supercoppa e del futuro. Rinnovo? Abbiamo parlato, lui andrà negli Stati Uniti e poi quando tornerà ne parleremo. Noi lavoriamo con il direttore sportivo per una programmazione futura, non è un problema parlare oggi o domani. Chievo? Il messaggio è quello di essere tutti uniti, spalla a spalla. Non solo squadra e società ma anche tifosi e ambiente. Il salto di qualità dobbiamo farlo tutti. Sia noi, sia i tifosi che i giornalisti. Ai giornalisti dico di volere il meglio per il Napoli. Senza i tifosi perdiamo il 20% del nostro rendimento. Se uno che lavora a Torino o Milano dice una cosa e voi lo seguite, ed i tifosi che non capiscono bene lo seguono, allora perdiamo energie. La squadra ha dimostrato di crederci sempre e vogliamo vincere sempre. Possiamo andare avanti, certo ci sono squadre più forti per fatturato ma i tifosi e i giornalisti devono essere con noi. La nostra forza deve essere l’ambiente attorno che ci può dare o togliere il 20%. 

Pandev e Behrami? Stanno parlando ora ma quando c’erano partite importanti non erano in campo. Behrami è stato superato spesso da Jorginho ed ora Jorginho è qui. Abbiamo fatto qualcosa in meno alle altre? Non lo so, ma questa squadra ha fatto un mercato importante e cresce. 

A Genova abbiamo fatto molto bene, tutti hanno dimostrato di voler vincere. Non c’è nessuna partita facile in Italia. Abbiamo sette partite, sappiamo che è difficile e con la Juve hanno fatto buone cose. Abbiamo 100% di fiducia, più equilibrata e può crescere ancora tanto”.Mercato? Abbiamo fatto un mercato fantastico, segue un parametro preciso. Abbiamo lavorato per cartellini bassi e stipendi ben precisi, quindi abbiamo fatto il massimo. Abbiamo preso Andujar a gennaio, Koulibaly a febbraio. Abbiamo fatto il massimo per la mediana e i giocatori che sono qua sono per me importanti e fanno diventare la rosa più forte. I giocatori che sono arrivati sono di qualità e diversi per ruolo. Cercavamo un centrocampista difensiva per aiutare la difesa, non era facile per il fair play finanziario. Gargano ha ricevuto due offerte importanti, ma io ho parlato con lui e mi ha dato il 100% con l’Athletic. Abbiamo preso anche David Lopez che è di ruolo, abbiamo giocatori che possono fare la fase difensiva e De Guzman che può fare la differenza con la sua velocità. Domani col Chievo abbiamo bisogno di qualità e De Guzman può essere utile, Michu è forte di testa e può garantirci altre soluzioni”.

I tifosi napoletani sono intelligenti e anche i calciatori campani lo sono. I più forti arrivano dalla Campania perchè viene dalla strada, con passione e voglia. Insigne lo fischiano e bisogna capire. Vogliamo essere più forti, vogliamo crescere ma dobbiamo farlo tutti. Non ha senso vedere 1000 tifosi in trasferta e poi sui giornali si creano problemi. Un giornalista che scrive da Torino deve fare il suo mestiere, chi invece è qui a Napoli deve difenderlo. I tifosi seguono le voci e creano problemi. Bisogna essere uniti, e abbiamo un 20% in più per vincere lo Scudetto. se io non aiuto la squadra, lo Scudetto si allontana. Se i giornalisti fanno lo stesso e tutti lo seguono, allora facciamo un errore. Solo essendo uniti possiamo vincere, e tutto dipende da noi.

La società continua a crescere. Il problema è sempre lo stesso: devi giocare contro società più forti ma questo Napoli va sempre più forte. Il progetto non passa attraverso me e la Champions, bisogna continuare su questa strada.

Abbiamo cercato giocatori polifunzionali come Britos ed Henrique. Abbiamo preso giocatori che ci possono aiutare. Valutiamo bene loro e poi vedremo come muoverci.

Quando tornerà il presidente parleremo del rinnovo. Io vivo nel centro sportivo, voglio fare il meglio con questa squadra e con questi tifosi. Napoli è la bandiera della città e tutti dobbiamo portala insieme.

Parte del lavoro è stata cercare di differenziare la rosa. Gargano, Lopez, Michu, Koulibaly hanno messo apposto tante cose che lo scorso anno ci hanno fatto male. Abbiamo tante chiavi per vincere il match ma ora conta solo il campo e bisogna vincere lì. Bisogna far crescere la squadra per tenerla su questi standard per anni. Il gruppo vincente è quello che vince anno per anno, che fa record in campionato e ci tiene a fare bene sempre.

Dobbiamo aiutare la squadra. Ok la critica, ok la lode, ma tutti cerchiamo di essere uniti per portare avanti il Napoli.

Henrique può essere un rinforzo importante. Dobbiamo lavorare bene per fermare i cross e soprattutto aiutare la difesa grazie ai centrocampisti che devono capire come intercettare le palle sporche ed evitare pericoli.”

Hamsik? Mi sembra ridicolo dire che deve partire da dietro perchè siamo una squadra che attacca. Lui ha fatto benissimo, ha grandi qualità e lo ha dimostrato con cavani in una squadra che ripartiva. Il Napoli ora è cresciuto, è diventato più forte e attacca. Hamsik lo scorso anno ha fatto benissimo, ora tutti si chiudono e lui, Higuain e Insigne hanno difficoltà. Marek troverà più spazi quando i meccanismi saranno ideali. Se ci aspettano dietro, sarà difficile per tutti fare gol.

Io voglio vedere dieci napoletani in squadra e meno stranieri in Italia. Bisogna capire perchè i giocatori forti vanno via e perchè ci sono troppi stranieri. In Spagna ci sono tanti spagnoli perchè c’è molta qualità e si lavora con progetti. Bloccare le comproprietà è stato importante perchè così non crescono nè le società nè i giovani.

fonte: MaiDireCalcio.com

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