lunedì, Aprile 29, 2024
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La politica, i giovani e le donne: tutti i progetti del GD della sezione di Nola

IMG-20141229-WA0001 IMG-20141128-WA0015 IMG-20141127-WA0004NOLA (Saverio Quatrano) –  Da poco più di due mesi anche Nola ha la sua sede dei Giovani Democratici. Quello dei giovani del partito democratico è un movimento che si sta affermando con maggiore insistenza dopo l’affermazione del PD  al governo. Al gruppo GD di Nola possono aderire tutti i ragazzi (non solo chi è residente a Nola) compresi tra i 14 e i 19 anni e non necessariamente devono essere iscritti ad una sezione del PD  Le attività che intendono trattare i ragazzi del G. di Nola sono molteplici e sono tutte rivolte ad una finalità sociale e culturale: la raccolta firme per richiedere l’apertura del registro tumori della provincia di Napoli, l’ apertura di un cineforum, l’apertura di una biblioteca  e la collaborazione con associazioni come Caritas e mensa sociale. L’obiettivo è quello di aiutare queste associazioni con piccole raccolte fondi attraverso varie attività. Il fondatore del gruppo GD di Nola è di un giovane studente universitario di 23 anni Alfonso D’Alessio, che ha iniziato questo percorso insieme al segretario Aniello De Crescenzo e al vice-segretario Marianna Trocchia, ed in poco più di due mesi hanno già formato un folto gruppo che cresce giorno dopo giorno e che coinvolge un sempre maggior numero di ragazzi. Sulle nostre pagine, il presidente Alfonso D’Alessio, il segretario Aniello Crescenzo e il vice-segretario Marianna Trocchia spiegano com’è nato e quale messaggio vuol dare questo nuovo progetto democratico.

Il presidente Alfonso D’Alessio: “L’idea di far nascere il GD di Nola è nata proprio perché qui a Nola non c’era alcun  movimento giovanile democratico e quindi avremmo avuto una libertà di manovra maggiore rispetto a se ci fossimo inseriti in un circolo preesistente. Questo ci permette, rispetto ad altri circoli, di avere una visione meno propagandistica. Il nostro obiettivo è quello di creare una nuova coscienza politica in noi giovani: è importante che un giovane abbia una coscienza politica da far si che quando si vada alle urne si sappia con certezza quale decisione prendere. Si può anche scegliere di non votare il PD, basta che quel voto sia dato da un ragionamento proprio  basato su un percorso fatto nel corso degli anni. Inoltre la nostra iscrizione al GD non va assolutamente di pari passo con l’iscrizione al PD si può essere iscritti tranquillamente al GD senza essere iscritti al PD”.

Segretario, Aniello De Crescenzo: “Il nostro obiettivo è sensibilizzare una generazione di coetanei ai veri e propri valori. Se già da una giovane età vengono inculcate le idee di legalità, di rispetto delle regole e attenzione dei diritti altrui, si ha la concreta possibilità che i politici del futuro non agiscano in malafede. Bisogna sensibilizzare i giovani a quei valori importanti sul principio di legalità, sulla democrazia,sull’ uguaglianza sociale, e poi,tramite la discussione,dare ad ognuno di noi la possibilità di formare una proprio pensiero politico. Bisogna evitare che si voti per pure affarismo e clientelismo, ma bisogna educare i giovani nei veri valori della vita. L’autonomia di pensiero è la vera marcia in più di una società che si evolve. Poi è normale che in noi ci sia un’influenza politica visto che i GD sono il movimento più ampio ed esteso della nazione con più di 30.000 iscritti, ma come ho detto in precedenza la nostra vera vittoria è la sensibilizzazione delle coscienze. Se ogni giovane riuscisse a dedicare anche un ora del suo tempo settimanale per discutere delle tematiche nazionali e del territori per formarsi prima culturalmente che politicamente, sarebbe questa per noi la vera grande vittoria”.

Vice-Segretario Marianna Trocchia:  “A mio parere è importante sottolineare l’importanza delle donne in un’organizzazione simile. Non tanto per accontentare i sostenitori delle fantomatiche quote rosa, che sono più offensive che qualcosa di cui vantarsi, ma piuttosto perché noi donne siamo una fucina di idee, siamo creative, intelligenti e soprattutto più che guadagnarci la nostra uguaglianza con gli uomini in politica attraverso le quote rosa, dovremo difendere la nostra diversità in quanto donne. Una duplice visione maschile e femminile guidata e mossa dagli stessi interessi di base può far nascere qualcosa di veramente straordinario. Quindi non ci servono quote rosa, ma donne pesanti”.

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