MARIGLIANELLA- Defibrillatore donato ma mai utilizzato, scoppia il caso a Mariglianella. A segnalarlo è il consigliere di minoranza del Movimento 5 stelle Leopoldo Esposito insieme all’attivista pentastellata Pina Principato: “Dopo la raccolta fondi iniziata con un progetto del 2013- spiega Esposito- il 21 febbraio 2015, nella sala consiliare del Comune di Mariglianella, si svolse la cerimonia di consegna all’amministrazione comunale del primo defibrillatore semi-automatico. Fu proposta anche una lettera di impegno a collocare tale dispositivo nel nostro Comune, a provvedere alla sua manutenzione, a coordinarlo con il sistema di allarme sanitario 118, a sensibilizzare i cittadini alla formazione, a promuovere la diffusione di defibrillatori semiautomatici esterni presso tutti gli impianti sportivi del territorio comunale e ad impegnare per questo una quota di bilancio. Il sindaco si rese disponibile, accettando di buon grado l’impegno e comunicando che in breve tempo avrebbe organizzato un incontro per collocare il defibrillatore. A marzo 2015, il sindaco propose di collocare il defibrillatore donato dai cittadini di Mariglianella, presso la sede della Protezione Civile che opera in paese, la quale, si rendeva a sua volta disponibile per la collocazione del defibrillatore nella sede in via Dante Alighieri ad ultimazione dei lavori di ristrutturazione dell’immobile di proprietà del Comune. Oggi a distanza di un anno, nonostante i molteplici solleciti, il Comune risponde che non è possibile collocare il defibrillatore perché lo scorso 31 dicembre è scaduta la convenzione con la Protezione Civile e che non verrà rinnovata per il 2016. Comunicando pure che in Comune il defibrillatore c’è già. Sebbene nessuno sappia dove è collocato”. “Noi del Movimento 5 Stelle- scrivono Esposito ed l’attigvista pentastellata Pina Principato in una nota- abbiamo proposto un progetto completo, collaborando e accettando una qualsiasi collocazione per il defibrillatore. Si erano presi l’impegno di facciata, e ancora una volta, ci hanno solo confermato, che non hanno mai avuto intenzione, né di collocarlo e né di metterlo in funzione. Il bene comune non ha colore politico”.
