venerdì, Aprile 26, 2024
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Medici e ambientalisti del Nolano con Isde: stop inquinamento

NOLA- Si è costituita la nuova sezione sub-provinciale ‘Nola-Acerra’ dei Medici per l’Ambiente di Napoli, l’associazione internazionale che raccoglie medici e ambientalisti sensibili al tema ambiente e salute. Con sedici adesioni è una delle sezioni più rappresentative della Campania. Nell’assemblea costituente del 15 marzo è stato eletto il consiglio direttivo, presieduto dallo psichiatra Gennaro Esposito, dal vice–presidente il medico di base Eduardo Verrillo, dal segretario Gennaro Napolitano, medico attivista di Legambiente di Nola, dal pediatra Giuseppe La Rezza e dall’attivista di Assocampaniafelix di Nola Maria Vitale. All’associazione hanno aderito medici e non medici ed è stato costituito un Comitato Scientifico composto da Luigi Montano, andrologo ricercatore di Ecofoodfertility, Alfredo Mazza, cardiologo del Cnr di Roma, e dai medici di base Rosa Sommese, Giovanni De Sena, Giuseppe Vitalone e Gavino Berardesca. E’ stata costituita anche una sezione legale rappresentata da Gennaro Allocca, attivista ambientalista di Roccarainola impegnato in diverse lotte per la salute nell’agro nolano e una sezione tecnica con l’ingegnere Antonio Petrella di Acerra, esperto di rilevamenti di polveri sottili.Completano la rosa sezionale gli attivisti Autilia Roberto, Carlangelo Mauro e Angelina D’Avino.

Nella relazione introduttiva il presidente ha evidenziato le motivazioni che hanno portato alla costituzione della sub-sezione ‘Nola-Acerra’, illustrando lo scenario ambientale e sanitario dell’area a Nord-Est di Napoli. “Su questo territorio insistono – ha sottolineato Gennaro Esposito – cinque cave a cielo aperto per l’estrazione del calcare, attive, autorizzate a recuperare materiali per altri 14 anni circa (Roccarainola). Tre cave similari, quiescenti, che saranno presto autorizzate a recuperare l’ambiente per almeno altri 15 anni. Una cava calcarea ancora attiva in località Schiava di Casamarciano, a ridosso dell’abitato. Un depuratore (quello di Marigliano in località Torretta) che non depura e sversa direttamente nei Regi Lagni. La rete dei Regi Lagni, autentiche cloache a cielo aperto”. Inoltre: “Un deposito di eco (?) balle che stazionano in loco da undici anni. Una discarica abusiva, altamente inquinante (lo ha stabilito un sentenza definitiva!) che attende di essere bonificata da oltre un decennio in località ‘Difesa’ di Roccarainola. Roghi di rifiuti abbandonati al suolo in tutta la piana di Boscofangone (dall’agro acerrano a quello palmo-sarnese). Due discariche di rifiuti messe in sicurezza e mai bonificate, a Tufino (Paenzano 1 e 2). Una discarica abusiva ripiena di rifiuti tossici, mai bonificata, in località Piazzolla di Nola (discarica Ardolino). Una discarica di rifiuti misti, messa in sicurezza e mai bonificata, a Palma Campania (Discarica Pirucchi). Un inceneritore da 600 mila t/anno di RSU tritovagliati ad Acerra, che produce ceneri altamente tossiche da stoccare in discariche speciali. Una centrale termoelettrica a biomassa liquida ad Acerra, alimentata a olio di palma, nell’area industriale di Acerra (Friel). Una discarica abusiva messa in sicurezza e mai bonificata, ripiena di rifiuti industriali tossici, in località Calabricito ad Acerra”. E infine: “Un depuratore (che non depura) in località Omomorto a Caivano, che raccoglie reflui inquinati dell’area a nord-est di Napoli e sversa direttamente nei Regi Lagni”. Tra le iniziative messe in campo: corsi di formazione per operatori e volontari, incontri itineranti con la popolazione sui temi della salute e dell’inquinamento e la costituzione di un Comitato Scientifico qualificato regionale che possa supportare l’opera informativo-divulgativa dell’associazione.

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