BAIANO (Bianca Bianco- Il Mattino)- Un teatro che rischiava di non riaccendere più i suoi riflettori. E, ancor peggio, di trascinare sotto le sue macerie il Comune piegato da debiti e dal dissesto. Poi l’intervento della giunta regionale ha spazzato via le ansie degli amministratori: i fondi che servivano a ricominciare i lavori fermi da tre anni sono stati reperiti tra risorse nazionali e regionali e il teatro Colosseo, costruito nel 1948, ha potuto riaprire il suo ingresso chiuso da dieci anni. Ieri la cerimonia inaugurale con ospite d’onore il presidente della Regione Vincenzo De Luca che ha potuto visitare in anteprima la sala che oggi conta una platea di 300 posti ed una zona convegni di 100 sedute. De Luca si è presto trasformato in primo attore, a suo agio sul palcoscenico. Scherza con gli amministratori locali: “Anche voi aspettavate noi per completare le vostre opere, del resto in questo Paese servono gesti di eroismo per finire i lavori”. Si rivolge al sindaco Enrico Montanaro: “Ci siamo riusciti, abbiamo preso in mano un’opera ormai ferma e dopo dieci anni lo abbiamo restituito alla comunità. Spero che questo teatro diventi simbolo di identità e di civiltà dell’intero territorio, la Regione continuerà ad aiutarvi”. Poi il monologo sui risultati della sua gestione: “Sembrano passati 30 anni ma siamo qui da soli 18 mesi. Eppure tanto è stato fatto, una vera e propria rivoluzione per una regione che dormiva nella palude burocratica. Entro due anni, lavorando alla tedesca, saremo la prima regione per la Sanità”. Per l’Irpinia annuncia: “Entro l’anno anche ad Avellino ci sarà il registro tumori”. Un one man show su risultati e obiettivi del suo governo, dall’ambiente ai trasporti pubblici, dalla depurazione al vertiginoso buco di bilancio di 1,3 milioni di euro “ricevuto in eredità”: “Due mesi fa abbiamo messo ordine in quel disastro, ora arriva la sfida vera dei progetti territoriali. Dobbiamo investire 10 miliardi di euro e potremo cambiare il volto della Campania e dare lavoro ai giovani. Ma serve l’impegno degli amministratori, che non devono avere paura, devono aprire cantieri al di là dei partiti”. De Luca non smentisce la sua fama di istrione, tanto più sul palco di un nuovo teatro. Accanto a lui il sindaco Enrico Montanaro che incassa la presenza di una guest star di eccezione in piena campagna elettorale ma fa un discorso di unità: “Vogliamo lanciare un progetto di gestione mandamentale, questo deve trasformarsi nel polo culturale di tutto il territorio che faccia da sponda alle bellezze di tutti i paesi della zona”. A lui fa eco il consigliere regionale Enzo Alaia: “Abbiamo sudato sette camicie per far riaprire il teatro Colosseo, questo è il simbolo dell’impegno della Regione per aiutare le amministrazioni e i servizi a ripartire”. Un aito che chiede direttamente anche per il Baianese: “Potenziare ancora di più l’ospedale di Nola e completare la viabilità già messa in cantiere dalla provincia per superare il congestionamento del traffico e migliorare la qualità dell’ambiente”. Il consigliere regionale torna poi nel ruolo di vicepresidente della commissione sanità e su un tema caro: “Auspico che De Luca venga nominato commissario per la Sanità, solo così si potrà rientrare dal deficit. Nel frattempo tante emergenze stanno rientrando, basta fare un giro al Cardarelli”. In platea i sindaci del Baianese, del Vallo di Lauro e del vicino Nolano, Massimiliano Manfredi, Enzo De Luca, Luigi Famiglietti e il presidente dell’Alto Calore Lello De Stefano. Un parterre gremito ed esclusivo per uno spettacolo da queste parti eccezionali. L’ultima visita di un governatore risale all’inaugurazione di un altro teatro, il “Biancardi” di Avella. Ma De Luca promette: “Tornerò quanto prima. Magari per la festa del Maio”.