giovedì, Dicembre 5, 2024
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Conviveva con intestino nel gluteo e nella gamba: operazione speciale al Monaldi

Michele (nome di fantasia), 47 anni, ha ritrovato la speranza dopo 13 anni di sofferenza a causa di un lombocele complesso. La sua condizione, derivata da un grave incidente stradale con politrauma, aveva provocato la lacerazione dei muscoli laterali dell’addome, portando alla completa fuoriuscita dell’intestino verso il gluteo e la gamba sinistra.

Le operazioni chirurgiche precedenti, eseguite anche fuori regione, si erano rivelate inefficaci, lasciandolo con una qualità di vita estremamente compromessa. Considerato inoperabile da diversi centri medici, Michele sembrava destinato a convivere con questa condizione debilitante. Dopo numerosi consulti in tutta Italia, Michele si è rivolto all’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Generale dell’ospedale Monaldi di Napoli, diretta dal dottor Diego Cuccurullo. Forte di un’esperienza consolidata nei cosiddetti “disastri di parete”, il team del Monaldi ha deciso di affrontare il caso con un approccio innovativo e multidisciplinare, ritenendo possibile un intervento chirurgico risolutivo.

L’operazione, descritta come unica nel suo genere, ha combinato tre tecniche chirurgiche avanzate: Hug Technique: un “abbraccio” prolungato per riportare le viscere nella cavità addominale; Impianto di dispositivi speciali: utilizzati per trazionare, stringere e allungare le fasce addominali; tecnica di Madrid: impiegata per la ricostruzione parietale utilizzando protesi su larga scala. “Alla Tac abbiamo riscontrato che la cavità addominale era completamente svuotata dalle viscere,” ha spiegato il dottor Cuccurullo, che ha guidato l’equipe chirurgica. “Abbiamo fuso diverse tecniche e ribattezzato l’intervento ‘Stretto Abbraccio a Madrid’. La complessità è dimostrata anche dall’uso di protesi di dimensioni straordinarie, quasi un metro quadro”.

L’intervento è stato un successo: Michele ha avuto un decorso post-operatorio eccellente ed è stato dimesso in ottime condizioni. Oggi è tornato alla sua attività sociale e lavorativa, recuperando una qualità di vita che sembrava ormai irraggiungibile. “Il Monaldi è un centro di riferimento nazionale per i disastri di parete e gli interventi sull’addome complesso,” ha dichiarato l’avvocato Anna Iervolino, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli. “Trattiamo casi che altri giudicano inoperabili grazie a tecniche all’avanguardia e soluzioni multidisciplinari. Questo ci consente di essere il primo centro della Campania per numero di casi e complessità degli interventi”.

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