venerdì, Dicembre 6, 2024
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Napoli, sequestrati 486 ordigni illegali: c’è anche la “Bomba Sinner”

Dopo la “Bomba Maradona”, la “Bomba Scudetto”, e la “Kvara”, arriva la “Bomba Sinner”. Così soprannominata per il suo colore arancione, che richiama i capelli del tennista altoatesino, questo ordigno artigianale è tanto appariscente quanto pericoloso, capace di staccare di netto una mano al momento dell’esplosione. Individuarla, tra i 486 ordigni illegali sequestrati dai carabinieri di Napoli, non è stato difficile: il suo colore distintivo e la popolarità sui social hanno aiutato gli investigatori a smantellare un vasto traffico di fuochi pirotecnici illegali. L’inchiesta ha portato i militari nell’abitazione di un 24enne incensurato dell’area Flegrea, dove sono stati trovati 50 chili di materiale esplodente, inclusi i tipici ordigni conosciuti come “cipolle”. L’indagine ha rivelato che le componenti per la miscela esplosiva venivano acquistate online, prevalentemente dalla Cina, con spedizioni frammentate per evitare controlli. La distribuzione invece avveniva tramite piattaforme come Telegram e social network come TikTok, Instagram e Facebook, con consegne che partivano da Napoli e raggiungevano tutta Italia, e persino l’estero. Quest’anno, l’attività di produzione e traffico di esplosivi illegali è iniziata prima del solito, e con essa i sequestri. Il comando provinciale dei carabinieri di Napoli ha sottolineato la pericolosità di questi ordigni, spesso nelle mani di giovani inesperti. La tragedia di Ercolano è solo uno dei casi emblematici di quanto queste attività possano risultare fatali. “I fuochi sequestrati, con il contributo prezioso del nucleo artificieri, si trovano spesso in ambienti saturi di polvere da sparo, dove anche il surriscaldamento di un cellulare può innescare una deflagrazione” spiegano i carabinieri. Molti di questi ordigni sono conservati in luoghi esposti all’umidità, una condizione che rende il materiale ancora più instabile e pericoloso. Il traffico di esplosivi illegali non si limita ai confini partenopei, ma si spinge ovunque grazie al web. Le forze dell’ordine continuano a intensificare i controlli e a sensibilizzare l’opinione pubblica sul pericolo di questi ordigni, che, nonostante il fascino pirotecnico, rappresentano un rischio altissimo per chi li maneggia e per chiunque si trovi nelle vicinanze.

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