martedì, Aprile 30, 2024
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Processo Mandatopoli, l’accusa chiede 15 anni di carcere per gli imputati

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NOLA- Processo Mandatopoli, questa mattina dinanzi il gup Giuseppe Sepe si è svolta l’udienza preliminare del procedimento contro i dipendenti del Comune di Nola arrestati lo scorso novembre. Nel corso dell’udienza, il pubblico ministero Visone ha formulato le richieste di condanna nei confronti degli imputati che hanno scelto il rito abbreviato.  Si tratta di Angelo Ranieri, ex addetto  all’Ufficio Servizi Finanziari- Mandati del Comune di Nola, Mena De Sena impiegato comunale addetta all’Ufficio Servizi Finanziari- Mandati del Comune di Nola, Salvatore Galeotafiore nella qualità di impiegato comunale addetto all’Ufficio Servizi Finanziari- Magazzino del Comune di Nola. Per quest’ultimo, difeso dall’avvocato Angelo Pignatelli, l’accusa ha chiesto la condanna a 3 anni e 4 mesi. Per Ranieri e De Sena, sono stati chiesti 6 anni di carcere ed interdizione perpetua dai pubblici uffici. Questa mattina si sono svolte le discussioni dei difensori, eccezion fatta per quella di Galeotafiore che si svolgerà il 13 maggio, data della sentenza. L’altro imputato, l’imprenditore Antonio Mercogliano, ha scelto il rito ordinario. Giuseppina Broda, Francesco Basile, Nicola Castaldo, Paolino Scafuro e Consiglia Montamurro hanno optato per il patteggiamento.

Secondo l’accusa gli imputati avevano creato una organizzazione criminale nel Comune di Nol, la quale era riuscita a sottrarre dalle casse comunali 1.321.655,00 euro, attraverso un meccanismo fraudolento: erano riusciti a formare nell’arco di 10 anni 43 falsi mandati di pagamento relativi ad opere pubbliche mai realizzate o serv izi mai resi, inserendo tali disposizioni di pagamento nell’apposito software di gestione dei pagamenti utilizzato dal Comune di Nola. Attraverso tale iter illecito i funzionari comunali riuscivano a far giungere ingenti somme di denaro nella disponibilità dell’imprenditore (che da quest’ultimo venivano redistribuite in parti tra i sodali) o di altri privati cittadini (pure sottoposti ad indagine).

Nel corso del procedimento il Comune di Nola si è costituito parte civile chiedendo un risarcimento pari a 400mila euro.

 

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