mercoledì, Maggio 8, 2024
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Nola, inchiesta sulla villa comunale chiusa da un anno

NOLA- La villa comunale di Nola è chiusa da un anno. A causa dei vincoli posti dalla Soprintendenza e di una inchiesta per presunte irregolaritĂ  nella gestione amministrativa da parte del Comune aperta dalla Procura di Nola, i giardinetti pubblici dedicati a Tommaso Vitale sono interdetti a bambini , anziani e famiglie. Per discutere della incresciosa condizione del principale polmone verde cittadino, popolato anche di alberi rari come il prezioso “Montezuma”, si è formalizzato il Comitato Civico ‘Salviamo il Montezuma’ “per rappresentare- si legge in una nota del neonato comitato-  gli interessi dei cittadini nei confronti del Ministero dei Beni Culturali e per seguire l’inchiesta giudiziaria e l’eventuale processo penale”. Giovedì il comitato sarĂ  presentato ufficialmente (ore 10;30 presso il locale ‘Antica Dogana’ ). La vicenda relativa all’abbattimento del patrimonio arboreo e poi della chiusra della villa comunale va avanti ormai da due anni. “La Villa Comunale- spiegano gli attivisti-  è stata chiusa dall’amministrazione Biancardi dal settembre al novembre 2014, poi riaperta a natale per ospitare uno sponsor, poi richiusa fino a giugno 2015. Durante il giugno nolano l’amministrazione avviò gli abbattimenti degli alberi secolari, subito fermati dall’autoritĂ  giudiziaria, e in ogni caso aprì la villa non certo per i cittadini ma per ospitare il Gigli Food Festival. Subito dopo la festa dei gigli 2015, la villa è rimasta chiusa fino ad oggi. GiĂ  è emblematico che, nonostante il rischio crollo e il pericolo per la incolumitĂ  dei cittadini – il motivo che la giunta Biancardi continua a sbandierare per giustificare la chiusura – in ben due occasioni la villa sia stata aperta per motivi diversi rispetto alla godibilitĂ  da parte dei cittadini. I due ‘misteri’ che aleggiano sulla Villa Comunale e sui quali si interrogano da un anno e mezzo soprattutto anziani e genitori di bambini piccoli fermi ai cancelli chiusi dell’unico parco del centro storico della cittĂ :  gli alberi sono da abbattere o no? Perchè la situazione è ferma da un anno e mezzo? E, soprattutto, di chi è la colpa della chiusura?”.

Nel settembre del 2014 il sindaco Biancardi annunciò, in una conferenza stampa congiunta con gli ambientalisti locali, che gli alberi erano irrimediabilmente malati e andavano abbattuti. A stabilirlo  una perizia redatta dall’agronomo Giuseppe Cardiello e commissionata dal Vivaio Marrone, concessionario della manutenzione del verde per il Comune di Nola. Dopo svariati controlli, grazie anche all’intervento di wwf, legambiente e lipu attraverso sopralluoghi dell’agronomo Matteo Palmisani e una vera e propria controperizia, effettuata nel maggio 2015 dall’agronomo Andrea MaroĂ©, commissionata a spese di cittadini e associazioni con il contributo degli attivisti del Movimento 5 Stelle e del consigliere comunale Mariafranca Tripaldi, si è chiarito che lo stato del patrimonio arboreo della Villa Comunale non è così critico. Parimenti, è diventato chiaro all’opinione pubblica che gli alberi della Villa Comunale rappresentano, insieme al Montezuma, vero monumento vivente di altissimo valore, un patrimonio storico/ambientale che va curato adeguatamente e tutelato in ogni forma possibile.

“A oggi – continua la nota- non è stato stabilito ‘scientificamente’ che gli alberi siano da abbattere. Al di lĂ  delle perizie dei tecnici, resta l’evidenza che, in un anno e mezzo in cui nubifragi e trombe d’aria hanno abbattuto decine e decine di alberi nel solo Comune di Nola, gli alberi della Villa Comunale sono rimasti saldamente in piedi. La Villa Comunale di Nola resta chiusa sia perchĂ© gli alberi al momento, e contrariamente a quanto afferma l’amministrazione Biancardi, non sono classificati come da abbattere sia perchĂ© l’amministrazione stessa ha proceduto all’iter di analisi e di abbattimento senza rispettare la normativa di riferimento considerando anche che l’area della Villa Comunale è soggetta a vincolo paesaggistico”.

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