venerdì, Aprile 26, 2024
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Autobiografia di un’anima libera, 12 anni schiavo: la recensione del libro diventato film da Oscar

12annoschiavodi Isabella Savinelli 

12 anni schiavo”, un libro duro, viscerale, commovente, necessario che testimonia una della piaghe che ha brutalizzato, oscurato e macchiato l’intero corso della storia, forse la più cruda: quella della schiavitù. Il libro raccoglie le memorie di Solomon Northup, un afroamericano nato libero, poi ingannato, rapito e venduto come schiavo. Le sue memorie sono state pubblicate per la prima volta nel 1853 col libro “12 anni schiavo”, diventato sin da subito un caposaldo della letteratura americana. Da questa storia vera l’omonimo film del 2013 di Steve McQueen, vincitore di tre premi oscar nella premiazione dei Golden globe del 2014, tra cui quello più ambito di miglior film drammatico.

Questa è la storia di Solomon Northup, un uomo nato libero nel 1808 , che visse in libertà per circa trent’anni ma che poi fu rapito e venduto come schiavo e tale rimase fino al salvataggio nel gennaio del 1853, dopo 12 anni di cattività. Nel marzo del 1834 si trasferì con la sua famiglia a Saratoga Springs dove vivevano tra affetti e affanni, si recò, poi, a Washington con due sconosciuti che gli avevano proposto un ingaggio come violinista; lì venne assalito, drogato, imprigionato in una cella sotterranea e condotto con la forza al mercato degli schiavi. Provò a dire che si stavano sbagliando perché avevano catturato un uomo libero ma subito fu massacrato di botte: se avesse rivelato di essere nato libero sarebbe stato ucciso e mantenne questo segreto fino alla fine della sua schiavitù. Ha così inizio, con il nuovo nome di Solomon Platt, il suo incubo durato dodici anni. Per i primi anni lavorò per William Ford, un padrone clemente, in pace con la propria coscienza, poi per lo sprezzante e vendicativo Tibeats, presso il quale rischiò la vita, e, infine, per il terribile Edwin Epps. Quest’ultimo era un padrone meschino e volgare le cui terribili punizioni forse fanno ancora tremare l’anima della povera Patsey, colpevole, oltre che della sua condizione di schiava, anche della sua innata e innocente grazia e bellezza. Solomon, lo “schiavo prediletto”, per dieci anni si rivolse a questo cieco padrone col capo chino, subendo i più immeritati e temibili soprusi fino a quando affidò ad un bianco speciale una lettera. Da quel momento tutto cambiò.

Leggere per credere, immaginare per provare, immedesimarsi per soffrire, questo è uno dei pochi casi in cui qualsiasi tipo di parola è inadatta alla profondità di ciò che si racconta. Il contenuto di queste pagine sconvolge e turba profondamente il lettore che soffre con Solomon fino al momento della sua liberazione: leggere di schiavi costretti continuamente a privazioni e a sofferenze di tutti i tipi per soddisfare i capricci e le angherie di un padrone irragionevole, provoca nel lettore punte di dolore allo stomaco, rabbia nell’animo, una gioia commossa per la liberazione di Solomon e una forte malinconia nei confronti degli altri schiavi che lo salutano con speranza e rassegnazione, costretti al loro ineluttabile e crudele destino. “12 Anni Schiavo” è la dimostrazione di come la vita di un uomo possa essere segnata per sempre da un singolo evento; è un libro di due secoli fa che ancora oggi riesce ad essere toccante perché approfondisce la vergognosa e deplorevole piaga della schiavitù dietro la commovente e ammirevole figura di Solomon che incarna la profonda disperazione e la tormentosa fiducia di un uomo a cui un sistema inumano come quello della schiavitù ha tentato di togliere dignità e forza, un uomo che, dopo affanni e sopportazioni, smette di sopravvivere e ricomincia a vivere.

 

AUTORE: Solomon Northup

TITOLO: 12 anni schiavo

EDITORE: Newton

ANNO: 2014 (Italia)

PAGINE: 278

PREZZO: € 9.90

 

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