di Saverio Quatrano
CICCIANO – Nel post gara di Cicciano-Pro Scafatese (0-1), a parlare per i biancorossi è lo storico capitano Raffaele Dell’Anno, 26 anni, che da 5 veste la maglia biancorossa. Prima dell’infortunio subito nella scorsa gara interna col Vis Ariano, il capitano viveva un eccellente periodo di forma, dopo un inizio di stagione travagliato a causa della pubalgia, che ha tenuto ai box Dell’Anno per quasi due mesi. Il capitano vuole dare una scossa ai suoi compagni in una stagione decisamente non positiva, e spiega anche il perché a dicembre non ha nemmeno preso in considerazione l’ipotesi trasferirsi in una squadra che lotta per la vittoria del campionato
di Eccellenza.
Capitano, il tuo infortunio col Vis Ariano sembrava più grave del previsto. Ti aspettavi di scendere in campo per la gara con la Pro Scafatese?
“Sinceramente pensavo che l’infortunio subito col Vis Ariano fosse molto serio. Oggi naturalmente non avevo i novanta minuti nelle gambe , ma il mister mi ha chiesto un sacrifico per la squadra, e io l’ho fatto volentieri “.
Come hai vissuto il cambio in panchina tra Galluccio e Matrisciano? Pensi le colpe di questa annata negativa, vanno attribuite a mister Galluccio?
“Io sono un tesserato del Cicciano, e il mio compito e allenarmi per dare il massimo per questa squadra. Purtroppo nel calcio ,in qualsiasi categoria, quando i risultati non arrivano a pagare è il mister, ma sicuramente per quanto riguarda la nostra situazione il mister non aveva colpe. E’ un annata nata storta per tanti fattori, e penso che la società abbia voluto dare una scossa col cambio in panchina. Con mister Galluccio abbiamo ottenuto dei risultati straordinari, e per questo va sempre ringraziato”.
Indiscrezioni di mercato, raccontano di un interessamento di una squadra importante di Eccellenza nei tuoi confronti nel mercato di dicembre….
“Si, ho saputo di un interessamento di una squadra di alta classifica. Non ho nemmeno preso in considerazione l’ipotesi, perché sono il capitano di questa squadra, ci tengo alla maglia, voglio ottenere la salvezza e non mi sembrava giusto abbandonare la squadra in un momento cosi difficile. Oggi quando sono uscito dal campo, la gente mi ha applaudito perché ha capito che in campo ho dato tutto. La squadra anche oggi ha dato il massimo, purtroppo è un annata che sta girando storta. Abbiamo bisogno anche dell’apporto dei tifosi del Cicciano, dobbiamo raggiungere tutti insieme la salvezza”.
L’obiettivo di questo Cicciano è la salvezza diretta o attraverso il play out?
“Non faccio calcoli, l’obiettivo è far bene partita dopo partita, cercando di ottenere sempre il massimo. Il mio obiettivo è unico e preciso : restare in Eccellenza”.
Ci sono differenze tra il modo di allenarvi tra lo staff tecnico di Galluccio e quello di Matrisciano? Se si, quale dei due metodi ritieni il migliore?
“Si ci sono differenze sul modo di allenarsi, ma non tocca di certo a me giudicare quale sia il modo migliore. Il nostro nuovo preparatore ha avuto esperienze importanti anche in serie D, e speriamo di raggiungere insieme il traguardo che tutti sappiamo. Col prof Pasquale Meo ho lavorato tre anni, in cui mi sono trovato benissimo e posso solo ringraziarlo per il lavoro che ha svolto a Cicciano”.
Questa squadra deve assumere una mentalità diversa per ottenere la salvezza?
“Per raggiungere la salvezza dobbiamo assumere un atteggiamento e un carattere diverso. Pochi calciatori di questa squadra sono abituati a lottare per non retrocedere, e bisogna entrare nella mentalità della squadra che si deve salvare. La nostra è una squadra giovane e deve calarsi nella giusta mentalità. Come ho detto precedentemente, abbiamo bisogno anche dell’aiuto dei nostri tifosi, perché questi ragazzi stanno dando il massimo per questa maglia”.
