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Maledetta primavera, dalla realtà al romanzo l’Italia dipinta a tinte noir

maledetta_primavera_400-570x300(di Isabella Savinelli) ‘Maledetta Primavera”, edito nel 2012 da Porto Seguro Editore e ristampato da Newton Compton Editori è il romanzo d’esordio del giovane autore fiorentino Paolo Cammilli. Ha riecheggiato sul web come libro più venduto raggiungendo le prime posizioni in classifica delle principali piattaforme online e per questo è stato semifinalista al Premio Campiello 2012 . Oltretutto è stato proposto caso letterario dell’anno per il coraggio con il quale affronta, se pure velatamente, uno fra i casi italiani di cronaca nera più spietati e seguiti degli ultimi anni: nonostante il silenzio della casa editrice e dell’autore, sono in molti ad avere individuato il caso Garlasco tra le righe del romanzo.

La losca, intricata e attraente storia è ambientata a Settimo Naviglio, un grigio paesino alla periferia di Milano che, immerso nella solita routine, non offre nulla di interessante o di sorprendente ai suoi abitanti. A spezzare la monotonia di quella schiera di palazzoni costellati di parabole e antenne televisive, una serie di misteriosi e particolari eventi. Carlotta e Ginevra si sono conosciute all’università durante un esame e da quel momento sono diventate inseparabili. Una è bionda, l’altra è mora e sono accomunate dal fatto di essere bellissime e per questo invidiatissime. Conoscono Fabrizio su Internet. Lui è più grande, indietro con gli esami e si lascia incantare dalla dolcezza di Carlotta, ma Ginevra è gelosa e pronta a vendicarsi con l’inganno. Carlotta, all’oscuro delle trame dell’amica, viene corteggiata da Fabrizio e fra di loro nasce una romanticissima storia d’amore. Nel frattempo Consuelo, la ragazza più desiderata del momento, viene aggredita all’uscita della discoteca e nessuno ha un alibi che regga. E così, mentre Renato Boriani e Umberto Barà, legati sentimentalmente alla ragazza, iniziano le ricerche per trovare il colpevole, le confessioni di Ginevra rimettono tutti e tutto in gioco. Tra desideri, segreti, ricordi e ossessioni la verità può nascondersi dove nessuno si aspettava di trovarla.

Il libro con innovazione, ironia, sentimentalismo e mistero, reinterpreta un reale fatto di sangue italiano. Attraverso un linguaggio diretto, una scrittura scarna e d’impatto, colpi di scena sorprendenti ed enigmi da sciogliere, Paolo Cammilli con “Maledetta primavera” riesce ad offrire al lettore momenti di assoluto divertimento e irresistibile sensualità combinati con la tradizione del grande giallo italiano. L’uso leggero ma costante dell’ironia nella scrittura e il pathos presente nella storia rendono più romanzata e velata la trama “gialla” tutt’altro che scontata. A rallentare la lettura probabilmente l’eccessivo spazio riservato alle descrizioni, a discapito del finale sbrigativo, e un uso acerbo e non condivisibile di metafore e similitudini che non colpiscono l’animo del lettore ma, forse, lo scombussolano. Assolutamente contestualizzabili i personaggi e gli ambienti: il libro rappresenta uno spaccato piuttosto reale della società di oggi, in particolare dei giovani che studiano, lavoricchiano, si divertono, si godono la vita con spensieratezza ma che, per negligenza o per ostinazione, si trovano impelagati in qualcosa più grande di loro che, nel bene o nel male, di sicuro li aiuterà a crescere. “Maledetta Primavera”, dunque, contenutisticamente parlando, è una battaglia, dolce e amara, fra le due facce di un’unica medaglia, tra un amore indimenticabile e un fatto crudele, che testimonia, dunque le torbide piaghe della felicità di una storia dolce come la primavera, maledetta come un’ossessione.

AUTORE: Paolo Cammilli

TITOLO: Maledetta primavera

EDITORE: Newton Compton Editori

ANNO: 2012

PAGINE: 350

PREZZO: 9.90 €

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