CAMPOSANO- “Legalizzarla? Si pensasse a proibire il gioco d’azzardo”. Don Aniello Manganiello, parroco di Camposano, bacchetta Roberto Saviano su un tema tornato prepotentemente di attualitĂ la scorsa settimana. Un 16enne di Lavagna si è suicidato mentre la Guardia di Finanza, chiamata dalla mamma, bussava alla porta della sua abitazione per un controllo anti-droga. La mamma era preoccupata che il figlio, divenuto consumatore di droghe leggere, finisse per perdersi. Una storia che ha commosso e sconvolto l’Italia e riproposto il dibattito sulla legalizzazione degli stupefacenti “leggeri”.  Un dibattito cui prende parte con un proprio articolo anche l’autore di Gomorra contro cui si scaglia don Aniello. “Il suicidio del ragazzo a Lavagna in Liguria, trovato in possesso di 10 grammi di droga,si poteva evitare se la cannabis fosse stata legalizzata. Saviano,quindi ha la pretesa di conoscere i motivi del folle gesto,collegandolo ai dieci grammi di droga- scrive il sacerdote-  Ma che ne sa della vita,dei problemi,della fragilitĂ di quel ragazzo?Mi sconcerta questa presunzione di pontificare su tutto.  Altro motivo che viene sostenuto dallo scrittore è che, legalizzando le droghe leggere,si riducono di 6 milioni e 700.000 euro i ricavi della criminalitĂ organizzata quanto allo spaccio. Caro Saviano questi sono bruscolini a fronte dei 300.000 miliardi e piĂą,che le mafie ricavano dalle attivitĂ illegali e criminali ogni anno Una delle attivitĂ piĂą redditizie è quella delle slot, del gioco, dei Bingo,nonostante la legalizzazione e l’allargamento delle autorizzazioni da parte dello Stato,per contrastare appunto il gioco illegale,appannaggio delle mafie in Italia. “I figli delle tenebre sono piĂą scaltri dei figli della luce.” (GesĂą di Nazareth). Ho voluto ricordarti questa frase del mio principale ,che a te probabilmente è sfuggita! Però,quello che mi sconcerta è che tu ,della salute dei ragazzi e dei giovani,non te ne frega nulla. Legalizzata o vietata e quindi comprata dagli spacciatori,la cannabis fa male comunque,brucia i neuroni e riduce progressivamente le capacitĂ cognitive e intellettive del cervello”.