sabato, Maggio 4, 2024
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Cicciano, disattivate password protocollo e albo a capigruppo di opposizione: diffida a Procura e Prefetto

CICCIANO (Nello Lauro) – Trasparenza negata, atto secondo. Nunzia Coppola (M5S) e Giuseppe Caccavale (Insieme per la nostra Cicciano), i due capigruppo consiliari di minoranza si scagliano in maniera durissima contro amministrazione e funzionari all’indomani in cui sono state disattivate le password di accesso  al registro del protocollo e all’albo online della sezione amministrazione trasparente. Da qui è partita una diffida inviata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla Procura della Repubblica di Nola, alla Prefettura di Napoli, all’Anac e al segretario comunale di Cicciano.

LA DENUNCIA – “Con immenso stupore – scrivono Coppola e Caccavale – dinanzi  a  cotanta  sfrontatezza  e  arroganza,  abbiamo  accertato  che in  data 3  agosto  2020, il responsabile Affari Generali del Comune di Cicciano Bianco ha ordinato al dipendente comunale la disattivazione delle password riconosciute in virtù del  mandato elettorale”. “Vogliamo  evidenziare  che  si tratta  di  registro  e non  del  protocollo  nella  sua interezza,  come qualcuno erroneamente ha inteso o ha voluto far intendere: non abbiamo mai avuto accesso ai documenti nella loro interezza ma solo al registro. Per la visione dei documenti – continua la diffida – siamo stati sempre costretti a richiedere l’accesso agli atti ex articolo 43 del Tuel, in quanto al protocollo noi visioniamo solo l’oggetto e la data. In pari data è stata revocata anche l’accesso all’albo della sezione amministrazione trasparente. E’ evidente – si legge ancora – che agli scriventi viene vietato lo svolgimento del loro mandato e munus agli stessi attribuiti ai fini della tutela degli interessi pubblici”. Una situazione che era stata annunciata in consiglio comunale (delibera numero 9 del 16 giugno) che aveva approvato due emendamenti del sindaco Corrado al nuovo regolamento che prevedeva proprio quello che è successo ieri.

L’ACCUSA  – “Gli amministratori e i funzionari del Comune di Cicciano non sono abbastanza istruiti sull’azione dell’amministrazione che deve essere trasparente e deve poter essere sempre consultabile dal consigliere comunale. Con questa azione, la maggioranza che amministra questo paese con la complicità di funzionari, che non hanno autonomia di azione e di pensiero, ha escluso l’accessibilità ai consiglieri comprimendo ingiustificatamente il diritto di accesso dallo stesso vantato ex lege. Auspichiamo un intervento delle Autorità sovraordinate al fine di ripristinare la legalità e  la trasparenza nell’Ente Comune di Cicciano” concludono nella loro lettera Coppola e Caccavale.

COPPOLA – “La trasparenza oggi è chiaramente e sfrontatamente negata. Nella loro piena ignoranza hanno deciso di non consentire più l’accesso consentito ai consiglieri comunali. La volontà politica imbriglia la pubblica amministrazione che ha l’obbligo della trasparenza soprattutto nei confronti di un consigliere comunale eletto dal popolo in maniera chiara e trasparente. Non è consentito più sopportare questa arroganza” ha detto l’esponente dei pentastellati.

CACCAVALE – “Si è chiusa anche l’ultima porta di trasparenza di questo comune. E’ una decisione assurda che azzera la possibilità dei consiglieri comunali di svolgere il proprio mandato. E’ un colpo duro a tutti quelli che credono nella politica del confronto. Aspettiamo la risposta delle istituzioni sovracomunali, ma ai primi di settembre andremo dal Prefetto per spiegare ancora una volta che in questo paese non c’è democrazia. Se non dovessero cambiare le cose siamo tutti disposti a dimetterci dalla carica” ha concluso l’ex sindaco di Cicciano.

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