martedì, Aprile 30, 2024
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Nolano inquinato, l’idea di Falcone: traffico limitato sulla Nazionale 7bis

SAN VITALIANO (Nello Lauro- Il Mattino) – Novello Don Chisciotte contro i mulini dei fumi del Nolano. Antonio Falcone, 57 anni, sindaco di San Vitaliano eletto nel 2008 e riconfermato nel 2013, è un medico che combatte praticamente senza armi la sua quotidiana battaglia contro l’inquinamento ambientale.

Sindaco, i dati non fanno che peggiorare. Perché?

San Vitaliano è ormai riconosciuta come la Pechino della zona, ma ha solo la sventura di avere la centralina sul suo territorio, strumento che feci installare quando ero ancora assessore. Il problema è molto più ampio, non investe solo questa piccola città di 6500 abitanti, ma tutta l’area nolana”.

Cosa mette sul banco degli imputati?

“Sappiamo grazie a studi effettuati da esperti che il 30% di questi valori sono dovuti ai camini: per questo da due anni firmo un’ordinanza che ordina lo spegnimento di quelli privi di abbattitori. Commercianti e panificatori hanno responsabilmente installato a loro spese abbattitori per venire incontro alle esigenze della città e rispettare la legge. Ma questo non basta. Purtroppo l’abitudine di usare legna e pellet scadenti per riscaldarsi è diffusa”.

Lei però ripete spesso che questa sfida è sovracomunale. È un modo per liberarsi di responsabilità?

“Al contrario. Bisogna acquisire una mentalità ambientale collettiva perché il problema è di tutti. Non serve chiudere i camini qui se a cento metri di distanza altri li usano senza freni. Fare rete tra tutte le città è fondamentale: ho già incontrato i sindaci e le associazioni ambientaliste dell’area e li rivedrò ancora. Ho chiesto a tutti di adottare la stessa ordinanza, ma a parte Pomigliano d’Arco nessuno mi ha ancora ascoltato”.

Quali soluzioni ha in mente?
“Per cominciare bisognerebbe ridurre in alcune ore il traffico veicolare sulla intasatissima 7bis. E si devono dirottare i mezzi pesanti sull’Asse Mediano o sulla vicina autostrada”.

Una battaglia impossibile da vincere?

“È una battaglia durissima, ma non ho alcuna intenzione di fermarmi: se non mi dovessero dare ascolto denuncerò tutti alla Procura. I Comuni hanno sempre meno risorse: abbiamo bisogno di fondi per altri studi e per trovare soluzioni tempestive a questa drammatica emergenza ambientale. Aspettiamo anche una risposta dal vicepresidente della Regione Bonavitacola, ma abbiamo sempre meno tempo: mentre il medico pensa, il malato muore”.

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