martedì, Aprile 30, 2024
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L’angolo del nutrizionista: ad ogni sport la sua dieta

di Ciro D’Agrosa, nutrizionista*

Ciro D’Agrosa, nutrizionista

Una corretta alimentazione migliora il rendimento sportivo ma è errato pensare che esista una dieta standard adatta per tutti gli sport in quanto sono estremamente differenti le condizioni e le esigenze degli sportivi in relazione al tipo di attività agonistica svolta, all’età, alla struttura fisica, alle abitudini…

Ad esempio le esigenze di un ciclista su strada o di un maratoneta sono quasi diametralmente opposte a quelle di un centometrista o di un bodybuilder.

Nella stessa misura sono radicalmente diverse le esigenze alimentari nell’atleta a tempo pieno e nello sportivo amatoriale. Ma non solo, alimentazione e attività fisica sono fondamentali nella prevenzione delle varie patologie, e nel mantenimento di un buon stato di salute.

Gli importanti vantaggi che si ottengono in termini metabolici, consentono alla singola cellula, al tessuto ed all’organismo in toto di adattarsi a nuovi stimoli, ottimizzando le proprie capacità energetiche, funzionali e strutturali. Affinché si possa creare una corretta simbiosi tra queste due importanti sfere della quotidianità – soprattutto per chi pratica sport – è fondamentale comprendere appieno ciò che avviene durante l’attività fisica e ciò che avviene durante la fase di riposo.

È molto importante capire come gli alimenti possano sostenere i processi di contrazione muscolare, migliorando la performance atletica e di recupero, facilitando così la crescita delle varie strutture e ritardando la comparsa di infortuni e favorendo il rapido recupero.

Per supportare adeguatamente l’attività fisica necessaria all’allenamento e per l’agonismo è fondamentale la scelta di una dieta e di supplementazioni appropriate, che soddisfino l’elevato fabbisogno energetico e calorico e che nel contempo risponda alle esigenze necessarie per le funzioni vitali, per i processi di termoregolazione, per la compensazione delle perdite (sudorazioni) ed il cosiddetto “turnover dei tessuti”.

L’atleta, per avere successo, deve essere in possesso di una varietà di caratteristiche fisiche che vanno dalla resistenza alla potenza, dall’agilità alla forza. Molto importante risulta anche il ruolo del peso corporeo.

Una differenza di pochi chili può essere determinante per l’esito di una gara nonché per eventuali rischi fisici. Durante una competizione gli atleti devono essere in grado di ricorrere alla totalità delle loro qualità e performance fisiche per esprimere al meglio le proprie caratteristiche tecniche e limitare i danni e disturbi fisici.

Il raggiungimento della forma fisica deve essere raggiunto attraverso allenamenti vari e completi, per assicurare all’atleta la capacità di sapersi adattare a tutte le situazioni, nonché di essere in grado di gareggiare proficuamente per tutta la durata della competizione. Va da sé che un’alimentazione errata possa compromettere le possibilità di successo.

Di conseguenza la dieta corretta e le supplementazioni servono proprio a stimolare tutte queste numerose funzioni, fra cui il potenziamento del fisico, la produzione di energia e il recupero. Fondamentale per l’atleta è l’anamnesi alimentare personalizzata, che favorisce la formulazione di una strategia per l’ottenimento dei migliori risultati possibili. In definitiva la dieta deve essere “cucita” addosso all’atleta in base alla sua anatomia, fisiologia, biochimica facendo un rilevante distinguo tra l’alimentazione di base, ovvero quella al di fuori dei periodi di allenamento, e l’alimentazione studiata ad hoc per la competizione (prima, durante e dopo).

Solo con questo mix “perfetto” si può ottenere una prestazione “perfetta”

*Consulente in Nutrizione sportiva e dietetica applicata, comitato Scientifico – RunToLIfe

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