di Tommaso Palo*
Camminare o correre in un bosco di notte è un’esperienza molto emozionante che difficilmente si cancella dalla memoria ed è difficile da raccontare dal punto di vista delle sensazioni.
Provo a raccontarvi i miei ricordi notturni.
Si comincia a percorrere un sentiero di montagna al tramonto, il sole è basso sull’orizzonte e il bosco si prepara alla notte. Gli alberi filtrano gli ultimi raggi di sole e il sentiero diventa più scuro, i sensi si attivano. L’odore del sottobosco ci sembra più intenso come i suoi suoni amplificati. La dimensione dello spazio e del tempo cambia totalmente e si perdono i punti di riferimento; anche se forniti di torce frontali la scarsa illuminazione non ci permette di avere molte informazioni per comprendere il territorio.
Ogni rumore genera un sussulto, un’esperienza nuova che può essere ricca di paura o di stupore. Ci sono sensazioni differenti a trascorrere la notte camminando nei boschi in relazione alla tipologia di luoghi che si attraversano. Un sentiero dal quale è possibile vedere le luci della città è più rassicurante di un sentiero che attraversa le montagne senza lasciare vedere nessuna luce della civiltà. Il freddo e l’umidità della notte, soprattutto a quote più importanti esalta il senso dell’esperienza notturna. Inoltre si vivono sensazioni differenti se si percorre un sentiero di notte in solitaria o con un amico o un gruppo di amici. Passi diventano infiniti, e il loro rumore diventa suono. Sotto gli alberi si prova l’abbraccio caldo della natura è il calore che sale, accumulato durante il giorno dal terreno. Si passa dal caldo tiepido del bosco all’umidità e il freddo di una radura in modo istantaneo. Le luci frontali, molte volte incrociano gli occhi di animali che si affacciano lungo i sentieri per osservarci e valutare se siamo un pericolo o meno. I pensieri cambiano, ci si proietta in un mondo nuovo, sembra un sogno ad occhi aperti. Il bosco di notte apre una porta che se la si attraversa con rispetto per se e per la natura lascia nel cuore e nella mente un sentimento molto particolare che a parole è difficile spiegare. Tra le tante sensazioni che provo la notte in un bosco, in solitaria, ce ne una che vale più di tutte, quella di non sentirmi mai completamente solo, un’esperienza che ho sempre letto come essere l’incontro con la parte più intima di me.
Attenzione: prima di avventurarsi in un bosco di notte è buona norma conoscere se stessi e sapersi muovere agevolmente e anche in solitaria tra le montagne. Bisogna saper percorrere molti chilometri a piedi, sapere dove si sta andando, sapere come alimentarsi e sopratutto portare con se l’attrezzatura necessaria per far fronte a qualsiasi emergenza. Un incidente banale in montagna di notte può trasformarsi in tragedia anche se le montagne non si chiamano Alpi, anche se i percorsi si conoscono molto bene, anche se si passeggia su sentiero e non su tratti estremi ed esposti.